{{IMG_SX}}Firenze, 24 luglio 2008 - Materassi, cuscini, abiti, sedie, oggetti che prendono fuoco da soli, all'improvviso e senza, almeno per ora, spiegazione scientifica: è il mistero che avvolge una casa a Ginestra Fiorentina, una frazione di Lastra a Signa, sulla via Chiantigiana.
E sugli incendi misteriosi indagano ora i carabinieri e i vigili del fuoco. Materassi che bruciano dall'interno, tappeti che prendono fuoco senza nessuna traccia di materiale infiammabile davanti agli occhi dei proprietari di
due case attigue; episodi inspiegabili ripetutisi a giugno e il 10, il 13, il 17 luglio scorso e l'ultimo, ieri sera.
Ieri sera, il proprietario della casa 'misteriosa' "ha chiamato il 112, ma ha detto che aveva bisogno di aiuto, senza spiegare di che natura - spiegano i carabinieri - poiché aveva paura che non fosse creduto dicendo che in casa vi erano due focolai di incendio, ma non vi era traccia di materiale infiammabile".
Eppure i carabinieri della Compagnia di Signa una volta giunti sul posto hanno visto coi loro occhi le fiamme: un tappeto persiano in camera da letto ed uno straccio da cucina dentro lo sgabuzzino; fiamme tanto reali che sono dovuti intervenire i vigili del fuoco per spegnere gli incendi.
Tutto sarebbe iniziato a giugno quando improvvisamente è andata a fuoco una macchinina giocattolo coperta da un telo di plastica, ma i proprietari pensarono a una cicca di sigaretta mal spenta.
Poi il 10 ed il 13 luglio vanno a fuoco uno strofinaccio, una sedia in legno su cui erano appoggiati degli indumenti, altri giocattoli prendono fuoco nel sottoscala, e ancora le fiamme avvolgono all'improvviso un grembiule per bambini.
I proprietari non dicono nulla, spaventati, ma il 17 luglio chiedono per la prima volta aiuto, e ci sono i carabinieri e i vigili del fuoco presenti quando le fiamme improvvisamente si sprigionano da un cuscino e poi da un materasso, e vedono anche delle bruciature sul lato di un divano, il tutto senza traccia di materiale infiammabile.
Un mistero che ricorda gli incendi inspiegabili che a gennaio di 4 anni fa turbarono gli abitanti di Canneto, una frazione di Caronia, a metà strada tra Messina e Palermo.
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