{{IMG_SX}}Pistoia, 1 ottobre 2008 - "Il bilancio comunale è sull'orlo del collasso, anche quest'anno ci sarà un disavanzo tra entrate e uscite di 10 milioni di euro. L'unica soluzione per liberare risorse in questa situazione patrimoniale disperata è privatizzare gli asili nido". Mentre il Consiglio si accinge ad approvare la manovra, Forza Italia attacca la "pessima gestione delle risorse di palazzo di Giano" e punta il dito, ancora una volta, contro il sindaco Renzo Berti: "E’ lui - accusa il partito azzurro - il responsabile di questo tracollo, quando è arrivato in Comune lo sbilancio era di 78 milioni si euro, oggi, in appena sei anni è riuscito a gonfiarlo a 128". Protagonisti dell'affondo contro l'amministrazione sono stati, ieri mattina, i consiglieri Alessio Bartolomei, Francesca Bardelli e Daniela Simionato. "Da ormai 15 anni abbiamo un gap tra le entrate e le uscite dell'ente comunale - ha spiegato il capogruppo Bartolomei - nel 2008 sforerà i 10 milioni di euro.
La Giunta conta di coprirli attraverso una vasta operazione di vendite e dismissioni immobiliari per 4 milioni e mezzo di euro accompagnata da una raccolta di 5 milioni e mezzo di oneri d'urbanizzazione. Ma è molto difficile che questo rastrellamento di risorse, con la crisi immobiliare galoppante di adesso, possa andare a buon fine. La verità - anticipa Bartolomei - è che il Comune incrocia le dita e spera di fare cassa con i soldi della concessione edilizia per il nuovo ospedale al campo di volo. Ma se questo “gioco” non andasse a buon fine, Palazzo di Giano sarebbe rovinato, a un passo dal commissariamento per dissesto economico». Per il capogruppo azzurro la manovra di bilancio messa in cantiere «non si disegna alcuna via d'uscita: il disavanzo, il prossimo anno, sarà ancora più alto di adesso, girerà intorno agli 11-12 milioni di euro. Come fa in queste condizioni, a promettere ai sindacati, come ha fatto Berti nelle ultime ore, stabilizzazioni dei precari dell'ente? L'unica mossa per tornare in qualche anno ad avere conti sotto controllo è privatizzare gli asili. E' il solo metodo che resta per liberare risorse pubbliche e tagliare costi molto onerosi. E poi basta a quest'idea comunista per cui ciò che è gestito dal pubblico deve essere necessariamente meglio di quanto fatto dai privati". Bardelli ha poi denunciato come "negli ultimi tempi anche i singoli assessorati abbiano speso inutilmente troppi soldi", citando il caso della 'costossissima' mostra di Parmiggiani: "poi, però, quando si vedono le cifre disastrose, si deicide di vendere gl immobili e si mandano subito in giro vigili e ausiliari per ripianare i buchi a suon di multe".
Daniela Simionato ha infine posto l'accento sull' "insufficienza delle misure strutturali messe in atto dall'amministrazione per contrastare il continuo aggravarsi della voragine di bilancio": "i provvedimenti presi finora sono stati troppo leggeri - critica - un lieve aumento delle tariffe degli asili nido, una moderata limitazione delle assunzioni interne, nulla più. Ma il problema resta immutato: a Pistoia ci sono troppe persone che usufruiscono di servizi alla persona senza pagare. Ormai questo è diventato un lusso che non ci possiamo più permettere. Il 2009 sarà l'anno dei provvedimenti impopolari, oppure, e speriamo di no, del commissariamento di palazzo di Giano".
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