Arezzo, 22 aprile 2011 - Solventi, coperture in eternit, bombole di acetilene, bottiglie di plastica. Una vera e propria discarica a cielo aperto dove una volta c’era lo stabilimento che imbottigliava l’acqua Fontemura sull’Alpe di Poti, che si è fermato nel 2002 per il fallimento dell’azienda.
Una situazione di potenziale pericolo anche per le falde acquifere sottostanti che è stata scoperta dagli uomini del Corpo Forestale dopo un normale controllo. Sulla vicenda la Procura della Repubblica, con il pm Roberto Rossi, ha aperto un fascicolo contro ignoti.
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