Arezzo, 21 ottobre 2011 - Lo hanno sorpreso mentre ispezionava i risultati dell'avvelenamento che aveva provocato su alcuni animali. E' uno dei due denunciati dalla Polizia Provinciale a seguito di operazioni compiute nelle ultime ore per debellare i fenomeni dell'avvelenamento di animali e del bracconaggio. L'altro lo hanno beccato con il frigorifero pieno di animali in via di estinzione.
Il primo è E.M., 63 anni, residente a Monte San Savino, che aveva sparso numerosi bocconi avvelenati provocando la morte di un cane, di un gatto e di una lepre. L'uomo è stato fermato dagli agenti mentre ispezionava i risultati dell’avvelenamento ed è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per gravi atti di crudeltà e maltrattamenti nei confronti degli animali, in aggiunta alle sanzioni amministrative immediatamente contestate.
L'operazione anti bracconaggio si è invece svolta in Valdarno, in cui è stato fermato un 62enne, M.F., per reati inerenti la condotta venatoria. Tra le numerose irergolarità, l'uomo conservava nel congelatore un esemplare di Upupa e di un Picchio Verde, entrambe specie protette, la cui cattura è severamente vietata, presumibilmente destinate all’imbalsamazione. Anche in questo caso, oltre alle sanzioni amministrative immediatamente contestate, il soggetto è stato denunciato anche all’Autorità Giudiziaria.
“Quella degli avvelenamenti è una pratica truce quanto vergognosa purtroppo ancora diffusa nel nostro territorio”, commenta il Presidente della Provincia Roberto Vasai esprimendo la sua soddisfazione per il risultato dell'operazione ed annunciando che l'ente si costituirà parte civile nel procedimento penale a carico del responsabile, colto in flagranza di reato dagli agenti della Polizia Provinciale.
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