Arezzo, 28 febbraio 2012 - Non lo pagavano da tempo, lui sale su un tetto e mobilita la città.
E' successo stamani a Ponte a Poppi in un cantiere di Certomondo a nuova area di espansione edilizia che sorge a nord dell’abitato . Un imprendiotore di 54 anni esasperato perchè da troppo tempo non veniva pagato per i suoi lavori dalla ditta appaltatrice con la quale lavorava, ha deciso di "gridare" dall'alto, di un tetto di un'edificio in costruzione, tutta la sua rabbia.
Secondo quanto hanno potuto ricostruire i carabinieri, l'operaio sarebbe caduto dopo aver perso l'equilibrio per la caduta di alcuni tronchi precipitati da un muletto che li stava sollevando.
E' salito sul tetto per rivendicare il sacrosanto diritto di vedersi saldare il lavoro fatto da tempo. Solo un atto dimostrativo, nessun vero intento di gettarsi, ma un gesto che ha catturato l'attenzione di molti. Sul posto infatti sono intervenuti i Carabinieri di Poppi e da Bibbiena, il 118 con medico a bordo, i vigili del fuoco, il sindaco di Poppi, fino al suo avvocato, accorsi per cercare di farlo ragionare.
L’imprenditore per lunghi minuti ha ripercorso a gran voce la controversia con la ditta appaltatrice, i mancati pagamenti, le difficoltà economiche della sua ditta e della sua famiglia. Sul posto giungeva anche il Sindaco di Poppi Graziano Agostini e l’avvocato dell’impresario Michele Vannucci e dopo un lungo e concitato colloquio, A.M., queste le iniziali, è stato convinto a scendere dal tetto, cosa che ha fatto poco dopo, scusandosi per il disturbo.
Una situazione che fortunatamente si è risolta nel migliore dei modi e che comunque porta alla ribalta anche in Casentino una crisi economica di grande portata e che in particolare colpisce il settore edile.
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