Arezzo, 28 settembre 2012 - Boom di interrogazioni in consiglio comunale in apertura della seduta. Temi? Di tutto di più. Tra gli altri il caso di cento aretini che nell'anno di grazia 2012 sono ancora slacciati dall'acquedotto: residenti a Fontiano, progetto in corso per riportarli tra noi. Poi la polemica serrata sull'ampliamento della ditta Safimet, e la richiesta di garazie dal punto di vista ambientale. Il tema annoso delle piste ciclabili in certi casi venute male, anzi peggio. L'aumento verticale del prezzo dei biglietti degli autobus (e senza considerare che a fine a gara ce ne sarà ancora un altro, ancora più sostanzioso). E la richiesta di una verifica sismica sul palazzo comunale.
Ma ricomninciamo dall'inizio. La prima interrogazione urgente è stata di Luigi Lucherini (Progetto per Arezzo) che ha chiesto chiarimenti sul Festival della persona: “perché si tiene all'interno di una struttura che necessita di essere installata per l'occasione e non all'auditorium del Centro Affari? Questa cosa mi meraviglia sia perché la suddetta struttura al Prato è impattante, oscura il monumento del Petrarca. Poi, davvero, non vedo ragioni per non sfruttare una sede esistente”.
Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha ricordato di avere “suggerito agli organizzatori di utilizzare l'auditorium del Centro Affari ma Confartigianato ha chiesto espressamente il centro storico per la migliore riuscita dell'iniziativa. Peraltro, a proposito di statue, Confartigianato ha collaborato alla ripulitura dei più importanti monumenti della città. Il Prato è stato considerato la soluzione più consona. Abbiamo comunque prestato attenzione alla tempistica dei lavori di restauro del parco che riprenderanno subito dopo la conclusione di questo evento”.
Alessandro Ghinelli (Pdl): “quali iniziative l'amministrazione ha preso per le verifiche sismiche da effettuare, così ha chiesto il Genio Civile, entro il 31 dicembre, sugli edifici rilevanti e strategici? Tra questi ultimi c'è anche palazzo comunale. Oltre a essere obbligo normativo mi sembra opportuno per la sicurezza di tutti noi”.
Gianni Cantaloni (Pdl): “ci sono società o gruppi che promuovono o svolgono ad Arezzo attività sportive come quelle che hanno animato le Para-Olimpiadi appena concluse? Qui non ci sono solo atleti che si misurano con lo sport ma persone che danno lezioni di umanità eccezionali. È possibile celebrare questo fenomeno invitando magari ad Arezzo il Presidente dello sport para-olimpico Pancalli o un atleta che ha partecipato ai giochi di Londra?”
Hanno risposto gli assessori Marco Donati e Lucia De Robertis: “abbiamo collaborato alla manifestazione Arezzo Abilia. A Montevarchi i prossimi giorni si celebrerà la giornata para-olimpica a dimostrazione della sensibilità sul tema dell'intero territorio. Si tratta di punte dell'iceberg di una realtà sportiva viva anche in questo settore a cavallo tra sport e sociale. Nella nostra città esiste un'associazione radicata come All Star che traduce la disabilità in autonomia e integrazione. Grazie a questa associazione abbiamo organizzato campi estivi per disabili e proveremo nel 2013 a portare ad Arezzo i giochi nazionali All Star”.
Roberto Bardelli (Pdl): “parliamo di trasporto pubblico locale: il biglietto di corsa semplice è passato a 1,20 euro da 0,70. Dal 2011 il costo dei biglietti e abbonamenti è diventato pazzesco, la Lancetta è miseramente fallita. La linea 4 è stata dimezzata, altri pesanti tagli hanno subito la 6 e la 8. Frassineto è praticamente esclusa dal servizio pubblico. Quali motivazioni hanno spinto Tiemme ad agire così, penalizzando il servizio urbano aretino? A Siena ci sono stati gli stessi tagli e aumenti tariffari?”.
Il vicesindaco Stefano Gasperini: “le risorse che lo Stato metteva a disposizione del trasporto pubblico locale sono state ridotte del 50% e il servizio purtroppo non è in grado di autofinanziarsi. Le risorse, i trasferimenti, saranno sempre inferiori. Stiamo comunque monitorando l'esito dei tagli per valutare nuove soluzioni e limare le difficoltà per i cittadini. Le tariffe diventano omogenee con il resto della Toscana”.
Ancora Roberto Bardelli: “perché non è stato dato ancora seguito all'atto di indirizzo del 28 febbraio 2011 votato alla unanimità dal Consiglio Comunale su proposta di Angiolo Agnolucci? A oggi manca la posizione organizzativa responsabile della Giostra del Saracino, si ventila l'ipotesi di chiusura dell'Istituzione e di passare la gestione della Giostra a livello di Comune. Per le nuove tribune che appariranno in Piazza Grande dal prossimo anno, esiste l'atto ufficiale che impegna risorse per il loro acquisto?”.
Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha precisato che “Banca Etruria finanzierà in parte l'acquisto delle tribune che dunque si farà come annunciato, il soggetto incaricato a ricoprire la posizione organizzativa verrà individuato entro ottobre e nessuno toccherà l'Istituzione”.
Ancora Roberto Bardelli: “corrisponde al vero che il presidente di Afm è allo stesso tempo consigliere di amministrazione di Aisa? È possibile che ciò accada? Vengono cumulati gli emolumenti in capo alla stessa persona?”.
Il Sindaco Giuseppe Fanfani ha chiarito che “il presidente Afm in realtà è dimissionario da mesi ma ancora non ho trovato persona a mio giudizio in grado di sostituirlo. Il suo emolumento si è ridotto drasticamente fino a un quinto e la parte eccedente è tornata nella disponibilità del Comune”.
Ancora Bardelli: “siamo un paese moderno? Sì, solo che la frazione di Fontiano non è ancora allacciata all'acquedotto e i cittadini sono costretti a utilizzare pozzi con acqua sempre meno abbondante e sempre più calcarea. I disagi sono evidenti. La promessa in campagna elettorale era che nei primi mesi del 2012 la soluzione si sarebbe trovata”.
L'assessore Franco Dringoli: “in effetti 100 famiglie sono coinvolte nella questione che adesso però abbiamo risolto: i lavori partiranno a breve dalla parte bassa del borgo. Sono già finanziati. Questo problema coinvolge anche altre realtà, penso a Busone e a parte di Tregozzano”.
Ancora Bardelli: “curriculum vitae e retribuzioni, dice la legge, devono essere pubblicizzate nel sito del Comune. Ma le retribuzioni dei dirigenti sono quelle del 2011. Perché?”.
Roberto Barone (Idv), Aurora Rossi (Sinistra per Arezzo) e Marco Tulli (Sel) hanno chiesto chiarimenti sul provvedimento dell'Ufficio Ambiente del 9 dicembre 2011 che affidava un'indagine sulle aree estrattive a soggetto esterno. Un ulteriore provvedimento ha integrato la somma impegnata. Le procedure per l'affidamento dell'incarico sono state espletate, le indagini sono iniziate e in quali siti? Sono in vista assemblee pubbliche?”.
Ancora i tre consiglieri: “il 17 dicembre si è svolta un'assemblea di cittadini di San Zeno. All'incontro erano stati invitati gli amministratori dei Comuni dove insistono le ricadute dell'inceneritore. Ci chiediamo e chiediamo: l'iter fino a ora svoltosi è stato quello previsto dalle norme? Le valutazioni della Vis dovrebbero peraltro essere adeguatamente pubblicizzate. Ma la Vis sta avendo il suo corso?”.
Ancora i tre consiglieri: “la chiusura del 13esimo centro socio-sanitario, decisa della Asl, è condivisa dal Comune?”.
Francesco Francini (PdL) ha chiesto un monitoraggio immediato sulla presenza di amianto nelle scuole. “Senza indulgere in facili allarmismi, al contrario, proprio per evitare che il tema amianto sia fonte di sterili polemiche, chiediamo al Comune di Arezzo, anche su segnalazione di alcuni genitori, di fare un’indagine generale su quali scuole di competenza comunale (materne, elementari e medie), ancora abbiamo amianto nelle loro strutture, quali invece siano già state bonificate e in che tempi si intenda procedere per la bonifica dei restanti plessi. È il momento di tornare a occuparsi dell’amministrazione della nostra città, soprattutto di quei temi, come la manutenzione degli edifici scolastici, di competenza diretta del Comune”.
L'assessore Franco Dringoli: “l'amianto è rimasto solo in 4 dei 52 edifici scolastici di competenza comunale. Tuttavia, è continuamente monitorato e non è fonte di pericolo perché incapsulato nelle coperture. Ultimamente abbiamo bonificato la 'IV novembre' e realizzato l'asilo nido al Bastione dove abbiamo totalmente rimosso l'amianto esistente all'epoca della scuola materna”.
L'assessore Lucia De Robertis: “do lettura di quanto espresso dalla Asl dopo la verifica al nido Il Cucciolo. Ci è sembrato doveroso fare un intervento specifico vista la preoccupazione dei genitori. L'amianto nella copertura è stato adeguatamente incapsulato, sia per quanto riguarda la parte esterna sia per quanto riguarda la sua superficie inferiore, separata dagli ambienti da adeguata controsoffittatura. I locali del nido sono idonei all'attività scolastica, sicuri per bambini e insegnanti. Ci tenevo a precisarlo”.
Anche Alessio Mattesini (Pdl) si è soffermato su analogo tema ma focalizzando l’attenzione sulla scuola primaria di Indicatore: “la scuola è stata costruita nel 1979, prima dell’entrata in vigore delle norme antisismiche del 1982 su cui si basa la maggior parte dei plessi scolastici e, visto la costruzione di tipo misto con prevalenza di strutture prefabbricate, deve essere verificata l’effettiva vulnerabilità sismica. Ritengo indispensabile e urgente che l’amministrazione si faccia carico di verificare i punti di sicurezza richiesti e qualunque altro elemento che possa di nuovo far tornare tranquilli e sereni i genitori e i bambini che frequentano la scuola. Considerati gli avvenimenti dell’Emilia Romagna, questa richiesta dovrebbe essere estesa a tutto il plesso scolastico aretino di competenza del Comune”.
Gianni Cantaloni (Pdl) e Alessio Mattesini (Pdl) hanno chiesto con due interrogazioni chiarimenti sulla situazione parcheggi. “Tra ex Cadorna e Baldaccio non si capisce più quali siano le scelte dell'amministrazione, alla ex Cadorna ora si parla di parcheggi per residenti, poi ogni tanto viene fuori l'idea di chiedere il centro storico. Nel frattempo manca il PUM e si legge sempre tutto nei giornali senza che un solo tema passi attraverso le sedi istituzionali”.
Doppia interrogazione sulla Safimet di Daniele Farsetti (Movimento 5 stelle) e Roberto Barone (Idv), Aurora Rossi (Sinistra per Arezzo) e Marco Tulli (Sel). La prima: “il Comune di Arezzo ha dato parere favorevole al trasferimento e all'ampliamento della ditta Safimet. Il tipo di lavorazione, l'incenerimento di materiali orafi, ci porta a dire che piove sul bagnato: l'industria va a occupare un'area già compromessa. La documentazione prodotta dalla Safimet dimostrerebbe il rispetto dei limiti di legge rispetto alle emissioni del suo inceneritore.
Con un'eccezione rilevata dagli uffici comunali: il biossido di azoto. Il proponente ha allora fatto promesse in conferenza dei servizi. Così il Comune si è accontentato di generici impegni di riduzione del biossido di azoto. Quest'ultimo è pericolosissimo, irritante delle vie polmonari fino a danni irreversibili ai polmoni e dà inizio, in presenza di forte irraggiamento solare, a ozono e piogge acide. Chiedo: se per un pratica così complessa non erano opportuni passaggi istruttori in commissione e Consiglio Comunale visto che in questo stesso Consiglio siamo stati chiamati a pronunciarci sull'altezza delle stalle per i cavalli”.
Nella seconda si è fatto particolare riferimento al mancato coinvolgimento dei cittadini nell'iter. “Questi sono stati almeno informati dell'intervenuta decisione? Anche questo progetto poteva essere ricompreso nel perimetro della valutazione di impatto ambientale sull'intera zona di San Zeno”.
Francesco Francini (Pdl): “alcune piste ciclabili sono fatte bene, altre meno. Penso a via Calamandrei, anche solo a vederla mostra qualche problema di convivenza tra pista, traffico e attività imprenditoriali esistenti. Una pista costata 600.000 euro, una cifra enorme, attraversa 18 passi carrabili. C'è anche il pericolo per i ciclisti che siano colpiti dagli specchietti retrovisori degli autobus che hanno fermate adiacenti”.
L'assessore Franco Dringoli: “il tracciato è stato deciso d'accordo tra Comune, Provincia e Fiab. La realizzazione della pista è stata a 0 euro per il Comune. La scelta era consapevole della delicatezza della zona ma vogliamo collegare stazione di Arezzo con il sentiero della bonifica. La pista è chiusa perché i lavori non sono terminati. I cittadini la utilizzano dunque impropriamente, al momento. Le intersezioni verranno completate da segnaletica, specie per gli automobilisti e per i proprietari di proprietà laterali. La precedenza verrà data alla pista ciclabile. I lavori ripartiranno entro 10 giorni e la pista verrà aperta nell'arco di qualche settimana”.
Marco Tulli: “esistono documenti che dimostrino l'uso delle cave di Quarata dagli anni 70 a oggi? Se non fossero presenti, perché non si pensa di raccogliere anche testimonianze dei cittadini?”.
Roberto Barone (Idv): “a Olmo esiste un'area dove erano installati giochi per bambini rimossi a settembre a cura del Comune. Nell'area ora insistono solo due o tre panchine. Era un'area a disposizione delle famiglie. Tra queste serpeggia il timore che l'area non sia mantenuta a verde pubblico”.
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