Arezzo, 29 maggio 2013 - Tornano gli autovelox. Tornano sulla 71, nella strada che le statistiche eleggono ad arteria più pericolosa della provincia. Due autoveolox tra Arezzo e Subbiano, sui quali l'accordo tra la Provincia e il Prefetto è praticamente concluso. Sono leggermente saliti gli incidenti mortali sulle strade provinciali nel 2012, rispetto ai due anni precendenti, (35 morti contro 32 e 29), ma sono calati in progressione dal 2001.
Stamani nel palazzo della Provincia l'assessore provinciale alla viabilità Francesco Ruscelli ha parlato dei dati sugli incidenti dello scorso anno avvenuti nel territorio provinciale.
Le strade della morte sono ormai quelle fin troppo conosciute dalla cronaca, avanti su tutte la regionale 71 con 73 morti in dieci anni, seguita dall'autostrada, dalla statale 73 della Valtiberina e dalla regionale 69 del Valdarno.
Il tasso di mortalità, spiega Ruscelli, è dimezzato in dieci anni e rispetto al 2011 gli incidenti sarebbero calati notevolmente, ma si registrerebbe un aumento delle morti.
In un'ottica di prevenzione la Provincia ha deciso comunque di riattivare gli autovelox tra Arezzo e Subbiano. Mentre la Provincia lega i miglioramenti sui dati dal 2001 a oggi agli interventi conclusi sulla sicurezza. In particolare è stato accertato un forte calo di incidenti nelle zone dove sono state realizzate le rotatorie, a cominciare proprio da quella di Subbiano, realizzata dal Comune.
E la cosa più importante è un fortissimo calo di incidenti per la fascia dai 14 ai 18 anni, che ha registrato una flessione che pone Arezzo in una situazione di maggiore sicurezza rispetto al resto della regione. Ma da Ruscelli anche un appello: "Tutto è nato dal lavoro sulla prevenzione, fatto insieme a Monna Lisa e al privato sociale: senza l'aiuto delle associazioni sarà difficile portarlo avanti"
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