Sansepolcro, 16 ottobre 2013 - "Da quando l'aveva lasciato, per lui Alexandra era diventa un'ossessione". L'hanno raccontato stamani in una conferenza stampa nello studio dell'avvocato Zaganelli i genitori, il fratello e gli amici della ragazza uccisa dall'ex fidanzato.
"Era riuscito ad entrare nel profilo Facebook di mia figlia e di alcune sue amiche, racconta il padre, così poteva continuare a sapere tutto di lei. E' successo che si facesse trovare agli appuntamenti che Alexandra si era data con le sue amiche. Cristian non si era mai rassegnato".
Si sono riuniti stamani, nello studio del loro legale, il padre, la madre e il fratello. Quello che rimane della famiglia Buffetti, già divisa da tempo, legalmente e geograficamente, la mamma in Francia, il fratello in Inghilterra. Hanno parlato con i giornalisti della loro Alexandra. In questo uniti, profondamente in un dolore lacerante.
Dai loro racconti, e da quelli delle amiche della giovane, si può parlare di stalking a tutti gli effetti, persecuzione della quale però Alexandra non aveva mai fatto denuncia alle forze dell'ordine, solo qualche confidenza alle amiche del cuore, niente più. Come poteva immaginare, come poteva anche minimamente pensare che dietro a quei comportamenti, certo fastidiosi, si potesse celare tanta follia. Che il ragazzo con il quale aveva condiviso per due anni la sua vita, la sua giovane esistenza, potesse farle del male? E invece.
"Se non posso avere Alexandra la porto via con me". Lo avrebbe scritto Cristian in una lettera che è stata ritrovata in casa sua dopo la tragedia. Parole agghiaccianti, che adesso sono al vaglio degli inquirenti.
Quel foglio di carta potrebbe essere stato l'annuncio della tragedia. Del femminicidio che stanotte ha sconvolto San Giustino Umbro. Una ragazza di 26 anni, Alexandra Buffetti, e' stata trovata morta e, accanto a lei, l'ex fidanzato, Cristian Rigucci, di 28 anni ancora in fin di vita, prima di morire.
Lasciato dalla fidanzata non aveva accettato che quel rapporto fosse finito, cosi' Christian Rigucci ha prima tentato di riallacciare la relazione poi, la scorsa notte, ha ucciso la sua ex, Alexandra Buffetti con due colpi di pistola. Un terzo colpo se lo e' sparato alla testa ed e' morto mentre veniva trasportato in ospedale.
Un omicidio-suicidio avvenuto nella casa della giovane, alla periferia di San Giustino, e scoperto dopo che i
carabinieri avevano trovato nell'abitazione di lui una lettera d'addio con riferimenti alla fine del fidanzamento.
Eppure finora nulla aveva lasciato ipotizzare un tale epilogo. Sembra che negli ultimi tempi la Buffetti si fosse talvolta lamentata con le amiche per il comportamento dell'ex fidanzato diventato "pressante". Ma senza sporgere alcuna denuncia.
Nel piccolo centro conoscevano Alexandra come una "brava ragazza". Lavorava come cameriera nel pub Don Chisciotte e viveva da sola in una palazzina nuova ai margini della campagna di San Giustino. Incensurato Rigucci, un passato nell'esercito anche se ora non aveva un impiego fisso. "Una persona tranquilla" lo descrivono. Da poco aveva acquistato una pistola semiautomatica calibro 9 che deteneva regolarmente con un permesso di tiro sportivo.
Cosa sia successo la scorsa notte e' ancora al vaglio dei carabinieri. Verso mezzanotte Rigucci si e' recato dalla fidanzata che lo aveva lasciato due o tre mesi fa, e i due sono entrati in casa, al primo dei tre piani di una palazzina moderna. E' possibile che abbiano discusso anche se gli altri condomini hanno spiegato agli investigatori di non avere sentito urla o altri rumori. Nemmeno gli spari.
Sempre intorno a mezzanotte, pero', i carabinieri sono stati contattati da alcuni amici del giovane che, allarmati da alcuni suoi sms, temevano un suicidio del ventottenne. Subito dopo hanno cosi' trovato la lettera d'addio nella casa dove viveva con la madre. Militari, amici e parenti si sono messi alla sua ricerca individuando rapidamente l'auto nei pressi dell' abitazione della ex fidanzata. Dopo avere suonato il campanello senza ottenere risposta, il personale dell'Arma ha forzato una finestra entrando in casa.
I due corpi erano in soggiorno, vicini e con accanto la pistola. Alexandra gia' morta mentre Rigucci, ferito, e' stato soccorso da un'ambulanza del 118, ma e' deceduto mentre veniva trasportato in ospedale. Entrambi colpiti alla testa dai proiettili sparati dalla semiautomatica.
Sulla porta d'ingresso o sulle finestre nessun segno d'effrazione. Come prassi in questi casi le indagini sono ancora in corso ma i carabinieri non hanno alcun dubbio che si sia trattato di un omicidio-suicidio.
In attesa dei riscontri dell'autopsia, gli i primi esami medico-legali hanno portato gli inquirenti a ritenere che il giovane abbia sparato per uccidere. Prima la sua ex fidanzata e poi se stesso.
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