Arezzo, 19 novembre 2013 - "Che tipo di sicurezza vogliono?" Se lo chiede Walter dell'Arciprete, segretario Siulp della polizia di Stato, stamani in presidio davanti alla prefettura, insieme alle altre organizzazioni sindacali di polizia, forestale e vigili del fuoco per dare l'altolà al Governo.
Manifestano contro il disegno di legge di stabilità e per la difesa della dignità professionale. Qualche settimana fa raccontammo la situazione paradossale in cui lavorano i vigili del fuoco ad Arezzo. Personale ridotto, mezzi fatiscenti, poca benzina, edifici in cui piove. "Noi crediamo nel nostro lavoro, andremmo anche in bicicletta a salvare qualcuno in pericolo", ci avevano detto. Il grande cuore deve però essere supportato anche dai mezzi, aggiungiamo noi.
Quei mezzi che a breve scarseggeranno anche nella polizia. "Nel 2014 finiranno i fondi per la mnutenzione delle auto. Dal prossimo anno, se le cose non cambieranno, andremo a piedi", ci spiega Antonio Claudio Gibelli, della Sap.
"I tagli orizzontali stanno mettendo in ginocchio la sicurezza. Non ci sono più soldi per la manutenzione ordinaria dei mezzi, per le divise, per gli strumenti. Problemi logistici, oltre che personali. Abbiamo giubbotti di 10 anni fa. Le divise sono logore, ci sono agenti che le fanno sistemare o le comprano privatamente. E' a rischio anche la nostra dignità e il decoro nei confronti dei cittadini, se il resto già non bastasse", ci dice Dell'Arciprete.
"Alla fine dell'anno finiranno gli stanziamenti economici per la manutenzione dei mezzi. Fino ad allora tutto bene, poi ci fermeremo".
I tagli ovviamenti sono andati a colpire anche sulle assunzioni, "fortunatamete nei mesi scorsi sono arrivati 9 nuovi agenti, ma la questura è sempre in deficit di 10 unità, il che vorrebbe dire una volante in più per il territorio. Sarebbe fondamentale in un momento come questo in cui la criminalità è in evidente crescita", continua Dell'Arciprete.
"E' necessario craere un reticolato di sicurezza, senza il quale non si può più garantire l'incolumità del cittadino. Eventi come quello del Pionta o di piazza Guido Monaco potrebbero essere tenuti maggiormente sotto controllo. Ora la coperta è troppo corta, i nostri uomini non hanno il potere dell'obliquità, non possono trovarsi in cielo e in terra contemporaneamente. Gli organici sono quelli del 1989, da allora le cose sono un pò cambiate. La popolazione è aumentata, tra di noi ci sono più stranieri. Fisicamente diventa quasi impossibile per i nostri agenti".
Gaia Papi
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