Arezzo, 17 novembre 2017 - La Provincia intende uscire dalla Lfi, intenta causa per il recesso chiedendo per le sue quote quasi tre milioni di lire, rivendica - con parole del presidente Roberto Vasai - di aver contribuito per sanare le perdite di miliardi accumulate nel corso degli anni. Adesso però interviene il dottor Luigi Vignaroli, piccolo azionista di Lfi, che fa i conti e tira il bilancio della presenza della Provincia nell'assetto societario della Lfi.
Vignaroli parte dal 20 ottobre 1968 e quantifica gli investimenti della Provincia, tra aumenti di capitale e ripiano delle perdite, in 7 milioni e 937 mila euro. Sottolinea però che dalla Lfi alla Provincia sono stati restituiti 3 milioni e 508 mila lire. L'ente ha poi venduto il 24% delle quote incassando 9 milioni e spiccioli. In totale, specifica Vignaroli, gli introiti sono stati pari a 12 milioni e 521 mila euro, mentre i denari spesi sono stati pari a circa 8 milioni. Il bilancio finale è dunque in attivo di 4 milioni 584 mila euro. In più, nota l'azionista, la Provincia detiene ancora il 6% delle quote con valore a libro per 2 milioni e 748 mila euro.
La conclusione di Vignaroli: "La Provincia ci ha guadagnato con il trasporto pubblico ed è inammissibile che adesso parli di perdite"