Arezzo, 4 ottobre 2016 - Si ruba più nelle case degli aretini che non nelle capitali della mafia e della camorra. Persino a Roma ci sono meno ladri d’appartamento di qui. I furti in abitazione sono saliti del29% nel 2015. Parola della classifica dei reati del Sole-24 Ore, basata sui dati del ministero dell’Interno.
Ad Arezzo 393,5 furti in casa ogni 100 mila abitanti, a Roma sono «soltanto» 336, a Napoli addirittura 137, più o meno un terzo, a Palermo 246, il 30% in meno. Capitale della malavita? No, tutt’altro. Significa che nelle vere roccaforti della criminalità organizzata, ci pensano i clan a tenere il territorio sotto controllo, impedendo che un reato minore come il furto in casa disturbi i grandi affari di mafiosi e camorristi.
Controprova Milano, i furti in appartamento sono 564 ogni 100 mila abitanti, molto più che ad Arezzo. Semmai qui e in una bella fetta del centro nord trovano terreno fertile le bande straniere. Alla fine, almeno in Toscana, solo i senesi sono un’isola più felice degli aretini (quarantatreesismi su 103 province).
Ma un allarme c'è: Arezzo è una delle tre province in cui i furti di abitazione sono cresciuti più nel 2015. Spiccano con noi solo Isernia e Crotone, tutti a un terzo in più. Però c’è una cifra che La Nazione ha anticipato a maggio: nei primi tre mesi del 2016 i furti in abitazione sono tornati a calare in maniera clamorosa, meno 30%. Come a dire che l’impennata del 2015 è stata praticamente azzerata.