Arezzo, 07 luglio 2020 - Il Comune di San Giovanni Valdarno, attraverso il Museo delle Terre Nuove, ha deciso di aderire al Sistema Museale Unico MTA Musei Toscani per l’Alzheimer. La città, tra l’altro, può contare su un ricco patrimonio museale. Oltre alle “Terre Nuove” ricordiamo infatti il Museo Casa Masaccio – Centro per l’arte contemporanea e il Museo della Basilica di S. Maria delle Grazie. San Giovanni aderirà ad una rete costituita insieme ad altri musei toscani per valorizzare in maniera unitaria il patrimonio museale presente sul territorio regionale, per consentire l’avvio di strategie coordinate a livello territoriale. L’obiettivo è quello di sviluppare interventi e attività specifiche per le persone con demenza e chi se ne prende cura. L’MTA è formata da decine di strutture museali sparse in tutto in territorio regionale che promuovono percorsi e iniziative dedicate all’inclusività di persone che soffrono di Alzheimer. Persone che, nonostante questa malattia degenerativa, potranno comunque apprezzare e godere le opere d’arte e gli spazi che le ospitano, usufruendo della guida di persone esperte e di visite concepite proprio per le loro esigenze.
Un’attenzione che peraltro sarà rivolta non solo a chi soffre di demenze, ma anche a chi se ne prende cura. “Un atto importante, un progetto al quale abbiamo aderito con convinzione – ha spiegato l’assessore alla cultura Fabio Franchi -. Tra gli obiettivi che questa giunta si è data sin dal suo insediamento c’è quello di consolidare, rafforzare e implementare l’offerta culturale del nostro territorio. La ricchezza culturale di San Giovanni, con la presenza di ben tre musei, a diversa vocazione, è sotto gli occhi di tutti, ed è da sempre stata un vanto della nostra città. E’ nostra intenzione estenderla e valorizzarla il più possibile”. E’ stato poi ricordato come il Sistema Museale Unico MTA sia la terza rete museale alla quale il Comune di San Giovanni, in neanche due mesi ha aderito, dopo quella al Sistema Museale del Valdarno Superiore e l’adesione alla Rete del Contemporaneo. “Sono progetti – ha proseguito Franchi – che estendono il raggio d’azione dei nostri musei e li mettono in contatto e in stretta collaborazione con i principali musei della Toscana, compresi quelli di Università e di centri maggiori”. C’è poi l’aspetto sociale.
“Il Sistema Museale Unico MTA – ha precisato l’assessore – si contraddistingue anche per la finalità che si pone: quella dell’integrazione delle persone con demenze; patologie gravissime, che spesso portano chi ne soffre all’isolamento, alla reclusione in ambito domestico o in istituti preposti alla cura, e che rappresentano fonte di gravoso impegno e di grande preoccupazione per i familiari e per chi se ne prende cura. Un progetto estremamente significativo, dagli importanti sviluppi e dai notevoli risvolti, quindi, che si colloca sul crinale tra cultura e sociale, e che rimarca – ancora una volta, se mai ce ne fosse bisogno – il ruolo cruciale della cultura, e della cultura fatta dall’Ente pubblico, nel sostenere e promuoverela piena dignità della persona e l’integrazione di tutti nella società, contribuendo in modo inequivocabile al raggiungimento degli obiettivi stabiliti dall’art. 3 della Costituzione. Un progetto – ha concluso Franchi – ancora più encomiabile, se si tiene conto del fatto che intende realizzarsi grazie alla collaborazione e alla cooperazione tra più realtà museali, dalle più diverse vocazioni, avvalendosi anche del contributo di tecnici ed esperti del settore. Come recita un celebre proverbio africano, “Da soli si va più veloce, ma insieme si va più lontano”.