Arezzo, 15 giugno 2014 - Distribuzione di volantini e uno striscione per dire no all'esposizione dell'opera di Damien Hirst che mette in mostra un montone sotto formaldeide. Questo quanto ha organizzato il Comitato Animal Rights Arezzo (CARA) in occasione del tour che anticipa l'inaugurazione di Icastica 2014 di stamattina. Una ventina di persone, con uno striscione che raccoglie alcune delle opere più contestate dell'autore e una scritta di protesta. Più la distribuzione di volantini che ne raccolgono le "imprese".
Oggi c'è stato il bis. Prima al Praticino, davanti alla biblioteca. Quindi in piazza San Francesco. IL classico striscione, i volantini, l'invito ad Anna Falchi a non entrare. E lei che si ferma, dialoga, prende il volantino.
"Lo confesso - ci spierga - questa opera divide e interroga un po' anche me. Ho una forte sensibilità verso il mondo animale e trovo che siano stati fatti grossi passi in avanti in questa direzione".
"Non contestiamo l'opera - dicono i responsabili del Comitato - ma l'artista e le sue metodologie. Contestiamo inoltre la decisione del Comune di ospitare un'opera all'interno di Icastica che vorrebbe essere un'iniziativa culturale pubblica di carattere internazionale, che fonde l'ambito artistico strettamente visivo con momenti di spettacolo, teatro, danza, poesia, design e giornate di studio, ma che in questo modo si dimostra totalmente in antitesi con qualsiasi accettabile forma di rappresentazione".
Nei volantini che il Comitato distribuisce ci sono le prove, dicono i responsabili - della metodologia che sta dietro le opere di Hirst che, stando a quanto sostenuto dal Comitato e dalle altre associazioni animaliste che sostengono la protesta, "commissionerebbe la morte degli animali".
Ma l'attacco più a fondo è tra le pieghe del comunicato: l'invito a boicottare Hirst. Dunque non Icastica, e questo potrebbe essere un segno di distensione, ma per certo la sala destinata al montone al piano terra della galleria di arte contemporanea.
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