Arezzo, 16 ottobre 2017 - L’ABB, pur confermando di voler mantenere la sua presenza del territorio, non cambierà la sua strategia e al momento non ci sono segnali che possano far pensare ad un ritiro del piano degli esuberi, che coinvolgerà 35 lavoratori. Questo quanto emerso questa mattina in Regione a Firenze durante l’incontro che i vertici dell’azienda hanno avuto con il consigliere del presidente Enrico Rossi per il lavoro, Gianfranco Simoncini e il sindaco di Terranuova Sergio Chienni. L’azienda ha confermato la volontà di mantenere la sua presenza sul territorio, ricordando i 35 milioni investiti nell’ultimo anno per l’innovazione tecnologica e di prodotto e gli ulteriori 30 previsti.
Anche alla luce di questi numeri e obiettivi, di cui hanno preso atto le istituzioni, è stata rinnovata da Simoncini ad ABB la richiesta di valutare soluzioni alternative, come l’attivazione di ammortizzatori sociali, al piano che prevede 35 esuberi. Una richiesta a cui nell’incontro di oggi l’azienda non ha ritenuto di aderire, rimandando al confronto in sede sindacale. Simoncini, da parte sua, ha ribadito la piena disponibilità della Regione ad intervenire per favorire il dialogo tra le parti. Ma i sindacati non mollano e Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm Uil hanno proclamato per mercoledì prossimo 4 ore di sciopero, dalle 8.30 alle 12.30, con un corteo di protesta che si svilupperà dallo stabilimento lungo le vie terranuovesi fino alla Sala Consiliare del Comune, dove ci sarà un incontro con il sindaco di Terranuova Bracciolini Sergio Chienni, che questa mattina era presente in Regione in occasione dell’incontro con i vertici aziendali.
La vertenza ABB è complicata. La direzione aziendale dello stabilimento, che occupa 530 addetti, ha ufficializzato la decisione di procedere al taglio occupazionale lunedì scorso durante un nuovo incontro con i rappresentanti dei sindacati di categoria, che hanno immediatamente espresso solidarietà ai lavoratori chiedendo alla proprietà il ritiro dei licenziamenti e l’eventuale ricorso a strumenti alternativi a partire dai contratti di solidarietà attraverso un confronto con le organizzazioni sindacali. Una richiesta presentata, stamani, anche da Gianfranco Simoncini per conto della Regione. Ma i vertici della multinazionale sono intenzionati ad andare avanti per la loro strada.