BALDI-ANGELA
Cronaca

Giovanissimi, l'alcol è il pericolo numero uno. Ed è boom al Sert: +10% fra gli utenti

I dieci mesi neri del 2014: aumentano anche gli «schiavi» del gioco. E nascono le nuove dipendenze da social network, tablet e smartphone

alcol

alcol

Arezzo, 11 novembre 2014 - Sono stati i dieci mesi neri del 2014. Quelli in cui si è registrato un forte aumento di giovanissimi che fanno uso di alcol, la cronaca di questi giorni ce ne ha dato un esempio con i coma etilici dell’ultima notte di Halloween. E sono sempre i giovanissimi i nuovi dipendenti da tablet, smartphone e social network. Tanto da passare ore e ore su Facebook e Twitter, oppure estraniarsi per interi pomeriggi nelle chat. Lo sanno bene al Sert di Arezzo dove i numeri delle dipendenze e degli utenti seguiti aumentano mese dopo mese.

In particolare da inizio anno al 30 ottobre scorso gli utenti totali presi in carico dal Sert di Arezzo sono 703, tra questi si contano 72 nuovi ingressi un po’ più del 10%. Il totale degli utenti che hanno dipendenze da alcol sono 252, di questi 50 rappresentano i nuovi ingressi. In aumento nei primi dieci mesi dell’anno anche le dipendenze da tabacco con un totale di 82 utenti tabagisti in carico con ben 46 nuovi ingressi. Altro capitolo riguarda il gioco d’azzardo con 120 utenti seguiti dai medici del Sert di Arezzo e tra loro una cinquantina di nuovi ingressi. Una piccola percentuale riguarda anche tutte le altre dipendenze, si tratta dei casi più disparati che non rientrano in queste categorie. «In aumento anche i disturbi alimentari - spiega il dottor Marco Becattini responsabile del Sert di Arezzo - e comincia ad affacciarsi sempre più prepotentemente una dipendenza da internet e smartphone. Solo nell’ultimo mese sono stati 4 i nuovi giovani arrivati al nostro centro e accompagnati dai genitori preoccupati perchè i loro figli mostravano disinteresse verso tutto e si estraniavano nelle chat o su Facebook. Non che di per sé vadano stigmatizzati cellulari e social network, quanto è importante trovare il modo di aiutare i soggetti più fragili». Resta diffusa tra i giovani la piaga dell’alcol.

«In particolare il modo di bere dei nostri giovani si avvicina a quello tipico nord europeo con ragazzi che fanno abbuffate nel weekend e astinenza durante la settimana - spiega il dottore - le vittime principali sono i giovanissimi e soprattutto le ragazze che hanno una costituzione diversa e un metabolismo ridotto e sono meno protette degli effetti dell’etanolo che quindi ha in loro gravi conseguenze. Le forze dell’ordine tanto stanno facendo in questo senso per stroncare questo tipo di comportamenti e la cultura dello sballo». Non solo, al Sert si registra anche un incremento del numero delle persone che giocano d’azzardo e lo fanno usando la moderna tecnologia di computer, tablet e smartphone oltre che nelle tradizionali sale da gioco. «Molti giocano alle slot machine con un abbassamento anche dell’età delle persone in arrivo al Sert, circa 10% in più - continua il dottor Becattini - Per quanto riguarda le varie droghe direi che c’è una certa stabilità. E’ sempre molto diffusa la cocaina, ci sono varie intossicazioni da cannabinoidi, queste anche con principi attivi molto potenti ed effetti sempre più importanti sulla psiche. Altra realtà presente e diffusa sul territorio le metanfetamine, i picchi stagionali per le droghe sono l’estate le gli ultimi mesi dell’anno. Anche la dipendenza da alcol resta molto diffusa e riguarda un po’ di tutte le età».

E a proposito di dipendenze anche su queste pesa la crisi, con un leggero calo nelle quantità dei consumi più che sul numero di consumatori. «Ma al Sert si può venire anche solo per smettere di fumare - continua Becattini - e migliorare così la qualità della propria vita: in questo settore abbiamo un buon riscontro, siamo sopra la media nazionale e chi viene qui in genere riesce a smettere di fumare. Ci si può rivolgere al Sert senza vergogna i nostri uffici sono sempre aperti, sia per le dipendenze da droghe sia per quelle da shopping, gioco e cibo che pur influenzano la vita di molti».