Pisa, 16 marzo 2010 - Accerchiate, spinte al muro, con la faccia contro il marmo freddo della Cattedrale. E poi scaraventate a terra con le mani dei ragazzi che si infilavano ovunque. Quaranta, cinquanta coetanei, maturandi come loro. Intorno, sopra, addosso. In un raptus collettivo. Con un unico, assurdo, scopo: strappare gli slip. Portarseli a casa come un trofeo. Tirarli su, arpionarli attraverso i jeans a vita bassa.Vittime dell’aggressione, avvenuta a metà mattina in mezzo al mare di studenti arrivati in Piazza dei Miracoli per il rito dei 100 giorni dall’esame, due ragazze che hanno tentato di difendersi in tutti i modi. Con pugni, calci e graffi. Due diciottenni come tante altre presenti sulla piazza che alla fine sono tornate a casa sotto choc.
A raccontarlo è proprio la madre di una delle due amiche, studentesse di un istituto superiore cittadino. Nessuna denuncia per ora perchè le ragazze non hanno ancora trovato il coraggio di uscire di casa, ma lei — la mamma — non ce l’ha fatta a tenersi dentro la rabbia per l’aggressione della figlia. Si è quindi rivolta alla redazione per lanciare l’allarme, per mettere in guardia i genitori e le studentesse su quello che in realtà succede all’ombra della Torre.
Tra innocue partite a pallone sul prato che non andrebbe calpestato, i 'classici' cento giri intorno al Battistero per assicurarsi almeno la promozione e il discutibile rito che ha preso purtroppo piede negli ultimi anni: le cento palpate. Sul fondoschiena ovviamente o, a scelta, sul seno delle ragazze. Un gioco volgare e senza senso già immortalato in vari video pubblicati su youtube dove si scorgono anche decine di perizoma strappati e sventolati come una bandiera. Una sorta di gara a chi ne raccoglie di più.
Erano migliaia i ragazzi e le ragazze che ieri mattina — in ritardo di un giorno sul calendario (i 100 giorni cadevano in realtà domenica) — si sono presentati in piazza dei Miracoli per sfiorare la lucertolina posta sulla porta bronzea della Cattedrale, 'blindata' e inavvicinabile anche quest’anno. Sono arrivati da ogni parte della Toscana e dalle regioni limitrofe (complice anche la puntata del film tv i 'Liceali' ambientata proprio a Pisa a 100 giorni dall’esame) affollando sin dalle 8 del mattino il manto verde del Duomo. Una folla di adolescenti in festa per sorvegliare la quale era stato allestito dalla Questura un servizio d’ordine ad hoc, potenziato rispetto al presidio che controlla abitualmente piazza dei Miracoli e piazza Manin.
Agenti che hanno percorso in lungo e in largo la piazza per tutta la mattinata — ricevendo come sempre qualche segnalazione di cellulari, portafogli e zaini spariti — ma che, evidentemente, non si sono accorti di quello che stava succedendo alle due ragazze. A poco è valso anche l’invito dell’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto che alle 11 ha aperto la Cattedrale per una preghiera insieme ai ragazzi. Una trentina i maturandi che hanno deciso di sedersi sulle panche, molti altri sono entrati solo per accendere una candela porta-fortuna. E mentre dentro la Cattedrale l’arcivescovo sollecitava a riflettere sulla vera «sapienza» fuori andava avanti il delirio.
Un’aggressione maturata in un clima di euforia forse dovuto anche all’alcol e al fumo. Mentre sul prato giravano hashish e marijuana, in alcuni bar e locali di via Santa Maria l’happy hour era in corso. Sui cartelli esposti fin dall’alba e appesi in strada, un listino prezzi studiato per l’occasione: rum e pera 2 euro, cuba libre 4,50 euro, birra 3,50. Un vero e proprio invito a bere. Nonostante fossero le prime ore del mattino.
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