Grosseto, 20 ottobre 2010 - Una mamma biologica e due 'babbi'. La storia di David inizia così, il nome è lo stesso come il dottore che lo ha fatto nascere a San Diego, in California, il 10 agosto scorso. Due uomini omossessuali, Valter (46 anni) e Mario (50), sono diventati papà e adesso si ritrovano alle prese con pannolini, biberon e sveglie notturne.
La donna che ha prestato l'utero e' una trentenne di origine messicana che vive a San Diego, gia' madre di tre figli, mentre il seme e' di Valter che, per la legge italiana, e' il padre a tutti gli effetti di David. In sala parto sono entrati insieme e entrambi hanno tagliato il cordone ombelicale. Da quel momento la madre non ha piu' nessun diritto sul piccolo. Le hanno consentito di tenerlo in braccio subito dopo il parto ma non ''di attaccarlo al seno'': ora dovranno allattarlo loro con il biberon.
La coppia vive insieme da 24 anni, nel 2008 si sono sposati a Barcellona: entrambi lavorano nel sociale. Mario e' nel direttivo di 'Famiglie arcobaleno', l'associazione che aiuta le famiglie omosessuali che hanno avuto figli da precedenti unioni o nati tramite fecondazione artificiale, mentre Valter e' stato anche assessore comunale. Non hanno mai avuto problemi di omofobia, dicono nell'intervista, ''ma non c'e' solo quella delle botte - spiega Mario -, c'e' anche la negazione dei diritti. Io sono dovuto andare in Spagna per sposare mio marito, in America per far nascere mio figlio. Questa non e' violenza? Eppure in Italia ci sono 100 mila bambini di coppie gay, 3 mila famiglie arcobaleno''.
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