Firenze, 16 novembre 2010 - Il momento dello shopping natalizio è arrivato e quindi non è un caso che i rappresentanti regionali dei sindacati del commercio, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil, abbiano scelto oggi per consegnare al presidente della regione Enrico Rossi le 50mila firme che hanno raccolto contro le aperture domenicali e festive 'selvagge'.

 

L’incontro è fissato le 12, mentre la raccolta delle firme è partita sulla scia delle polemiche nate dalla scelta di Firenze e altri comuni toscani di concedere l’apertura degli esercizi commerciali il primo maggio scorso. Una polemica inasprita di recente dalla notizia che c’è chi chiede di tenere aperto anche il prossimo 26 dicembre.

Carlo Di Paola, segretario regionale della Fisascat Cisl, spiega come si è arrivati a questa protesta. "Abbiamo raccolto le firme dopo l’apertura del primo maggio e cinquantamila sono tante, specie se consideriamo che il commercio in Toscana conta circa 120mila dipendenti. Generalizzare le aperture domenicali e festive condiziona negativamente la vita dei lavoratori e non risolve i problemi del commercio".

C’è chi obietta che tenere aperto più giorni festivi crea occupazione, che rispondete?
"Rispetto alle aperture domenicali e festive in genere, abbiamo fatto uno studio che dimostra che circa l’80% dei piccoli dettaglianti, che hanno la facoltà di tenere aperto, rimane chiuso, il che significa che non incrementiamo l’occupazione del settore ma facilitiamo solo la Grande distribuzione organizzata".
 

Cioè?
"Significa che se faccio la spesa la domenica poi non compro niente il martedì, quindi i consumi non aumentano ma crescono i costi di gestione. Noi chiediamo una concertazione intelligente, dove, per esempio, I Gigli e Carrefour stanno aperti in festivi alternativi, non lo stesso giorno".
 

La Gdo dice che se chiude nei festivi, si perdono posti di lavoro.
"Non lo credo, perché se stessero tutti chiusi ci guadagnerebbero tutti".
 

In che modo?
"Visto che non si incrementano i consumi, potrebbero ammortizzare di più i costi fissi".
 

Cosa chiedete a Rossi?
"La Regione ha fatto una legge dove sostiene l’equilibrio fra la piccola distribuzione e la Gdo: chiediamo che venga applicata veramente in tutti i comuni. I piccoli negozi chiudono perché non ce la fanno a stare al passo con la Gdo".