Firenze, 18 dicembre 2010 - Treni cancellati, aeroporto chiuso, passeggeri disperati in cerca di un posto dove trascorrere la notte. Fabbriche trasformate in 'alberghi' per garantire un tetto alle centinaia di lavoratori che non sono potuti tornare a casa. La Firenze dell’emergenza neve è diventata in fretta la città dei bivacchi. Per accogliere gli oltre 5.000 passeggeri bloccati nella stazione di Santa Maria Novella a causa della neve è stato deciso di aprire un posto di accoglienza e ristoro alla Fortezza da Basso, a poche centinaia di metri dalla stazione.
"E’ una vergogna — dice infuriato un pendolare — l’arrivo della neve era stato annunciato da giorni". L’incarico alla Protezione civile regionale di organizzare un punto di accoglienza è stato dato dal presidente della Regione, Enrico Rossi. Le due strutture sono state scelte per la loro vicinanza alla stazione e per la capienza dei locali, che sono stati aperti e riscaldati per la notte. Coinvolte anche le associazioni di volontariato per portare brandine e generi di conforto. Caos totale anche all’aeroporto Vespucci di Peretola, alle porte di Firenze.
Migliaia di passeggeri sono rimasti 'prigionieri' nell’aeroporto, che è stato chiuso intorno alle 14 di ieri. La direzione del Vespucci ha acquistato decine di sedie, in un vicino grande magazzino, da mettere a disposizione dei viaggiatori. Anche la zona dell’aeroporto è diventata ben presto inagibile. Per questo, anche i passeggeri che avrebbero fatto rientro in città, in previsione di una partenza fortemente ritardata, sono stati costretti a restare. Decine, nel pomeriggio di ieri, i voli cancellati. Per accogliere gli ostaggi della neve si sono mobilitate anche le grandi fabbriche. Come la Galileo, dove verso le 18.30 la direzione aziendale ha deciso di aprire la mensa per dare ospitalità ad oltre 200 dipendenti — provenienti da varie zone della Toscana — che non potevano tornare a casa. "Io sto rientrando a casa a piedi, abito a Brozzi, a circa 5 chilometri da qui — dice Massimo Marroccia, ex sindacalista Cgil nella Rsu — ma so che in azienda stavano aprendo la mensa per ospitare tanti colleghi pendolari".
Un pasto caldo e riscaldamento acceso per potervi trascorrere anche la notte. Stessa situazione ai Gigli. Anche il centro commerciale più grande della Toscana si è trasformato, per una notte, in ‘centro di accoglienza’ della protezione civile per ospitare un centinaio di persone, in maggioranza dipendenti ma anche clienti. La direzione del centro ha accolto l’invito fatto dalla protezione civile e dalla polizia municipale di Campi Bisenzio e, grazie alla collaborazione di alcuni punti vendita interni, ha messo a disposizione il vitto e il necessario per trascorre la notte.
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