Firenze, 15 dicembre 2011 - Firenze prova a reagire dopo la strage razzista di martedì, quando tra piazza Dalmazia e via Sant'Antonino Gianluca Casseri, 50 anni, di Cireglio, nel Pistoiese, ha ucciso due senegalesi e ne ha feriti altri tre con la sua pistola Smith & Wesson detenutaregolarmente per attività sportiva.
Una strage per la quale si sta cercando un movente, da rintracciare nelle simpatie di destra, neonaziste ed oltranziste dell'uomo, romanziere, appassionato di esoterismo, che da qualche tempo aveva affittato una casa a Firenze.
Un giorno di ordinaria follia per la città, terrorizzata dalle due diverse sparatorie. Nella prima, era circa mezzogiorno, sono morti Mor Diop, 54 anni, e Modou Samb, 40 anni, mentre è rimasto ferito Moustapha Dieng, 37 anni, che potrebbe restare paralizzato. Nella seconda sparatoria, poco prima delle 15 nei pressi del mercato di San Lorenzo, sono rimasti feriti Cheikh Mbengue, 42 anni e Mor Socou, 32 anni. Sono tutti senegalesi. Le condizioni dei feriti rimangono gravi, ma non sono in pericolo di vita.
Casseri, dopo la seconda sparatoria, ha cercato di nascondersi nel parcheggio sotterraneo del mercato centrale del quartiere San Lorenzo. A quel punto è stato braccato dalle forze dell'ordine, che lo cercavano in tutta la città grazie alla foto scattata dal telefonino di un passante durante la prima sparatoria. Individuato, l'uomo si è visto perso e a quel punto, dopo un breve conflitto a fuoco con la polizia, si è sparato puntando la pistola con cui aveva ucciso al mento e facendo fuoco.Per lui non c'è stato niente da fare.
Era intanto già iniziata a montare larabbia della comunità senegalese, che si è mischiata al lutto di una città sconvolta. In breve, sui luoghi della sparatoria mortale in piazza Dalmazia si è formato un memoriale spontaneo fatto di fiori e bigliettini depositati dai cittadini, mentre intanto centinaia di extracomunitari formavano un corteo. Che ha toccato diversi punti della città. Diversi imomenti di tensione, fino a quando un rappresentante della comunità senegalese ha ottenuto il permesso di vedere il corpo del killer, per comunicare in maniera ufficiale ai connazionali che l'assassino era morto.
La città ha reagito compatta contro la violenza. Le saracinesche dei negozi a San Lorenzo si sono abbassate in segno di lutto, mentre anche il radio taxi ha sospeso per alcuni minuti le comunicazioni in segno di rispetto per gli extracomunitari uccisi. Immediata, il giorno dopo, mercoledì, la convocazione di un consiglio comunale straordinario con, presente, la comunità senegalese.
C'erano tra gli altri il sindaco Matteo Renzi, che ha parlato di "ferita al cuore della città", l'arcivescovo di Firenze Betori, i vertici della Cgil con Susanna Camusso e il ministro per la cooperazione internazionale Andrea Riccardi, che ha portato la solidarietà del Governo. Solidarietà è arrivata dal mondo politico, mentre la Fiorentina ha annullato la festa di Natale nel settore giovanile e Babacar, giocatore viola di origine senegaleseha espresso la sua solidarietà alla comunità del suo Paese.
Le scuole cittadine hanno invece organizzato incontri tra gli studenti e la stessa comunità senegalese per momenti di riflessione sul razzismo.
Ma era arrivato anche un messaggio del presidente della Repubblica Napolitano, che ha esortato le autorità a "contrastare sul nascere ogni forma di intolleranza e riaffermare la tradizione di apertura e di solidarietà del nostro Paese".
Le indagini si sono concentrate sulla figura di Gianluca Casseri: cinquant'anni, una vita tranquilla, un lavoro di ragioniere e una grande passione per l'esoterismo e l'area di destra. Era stato vicino a Casapound: di una manifestazione a Pescia sono spuntate delle foto in cui l'uomo compare tra altri simpatizzanti nel 2010. Proprio in quell'occasione era stato denunciato e sempre nel 2010 aveva avuto un'altra denuncia per oltraggio a pubblico ufficiale. L'uomo si sarebbe fabbricato da solo le munizioni.
Era stato fondatore di una rivista oltranzista, "La Soglia", e membro dell'associazione culturale "La Runa". Per gli inquirenti l'uomo pianificava altre stragi. Quando la polizia lo ha scoperto nel parcheggio aveva ricaricato completamente la sua pistola, trovata con sei colpi in canna. Sulle fasi concitate dell'epilogo, ci sono le immagini delle telecamere di sicurezza del parcheggio.
Oltre a un video di un lettore de La Nazione, inviato al nostro giornale e nel quale si vedono i momenti dei soccorsi a uno degli immigrati feriti a San Lorenzo. Resta un "buco" di venti minuti tra una sparatoria e l'altra: cosa abbia fatto l'assassino in quei minuti è al vaglio delle forze dell'ordine.
La città si interroga mentre su internet spuntano sconvolgenti messaggi a favore di Casseri. E' nato un gruppo Facebook in favore dell'uomo, mentre sostegno è arrivato anche da aluni attivisti su forum online di stampo razzista. Intanto, il nostro giornale ha promosso un sondaggio sui temi del razzismo.
Il procuratore capo della procura di Firenze ha affidato alla polizia postale e alla digos le indagini sui messaggi apparsi sul web che inneggiano a Gianluca Casseri. Messaggi tipo 'Santo subito' o 'Casseri uno di noi', sono apparsi sul web fin dalla diffusione del primo raid effettuato martedi' scorso da Casseri in piazza Dalmazia, dove uccise Samb Modou e Diop Mor.
La procura sta poi passando al vaglio tutte le amicizie dell' uomo anche per verificare se qualcuno possa averlo spinto ''o istigato'' a compiere l'azione contro i senegalesi ''cosa che equiparerebbe alla responsabilita'''. Di certo,
infine, c'e' il fatto che non sono stati rinvenuti ne' computer ne' cellulari, ''al momento sembra l'uomo meno tecnologico conosciuto'', chiude Quattrocchi che conferma che in via del Terzolle c'era comunque un telefono fisso intestato a Enrico Rulli, l'uomo che gli aveva affitto una stanza.
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