Firenze, 11 ottobre 2012 - La lite tra Renzi e Marchionne diventa un vero fenomeno della Rete. Non bastavano fotomontaggi e post su Facebook, in un diluvio di messaggi che da ieri hanno inondato il social network. C'è anche Twitter che difende il sindaco. Tanto che l'hashtag #AttaccaRenzi diventa il primo trend italiano, tenendo incollati al video del computer e allo schermo dei palmari decine di migliaia di persone.
Il significato dell'hashtag è in pieno stile Twitter: tutti attaccano Renzi, e allora gli utenti producono migliaia di battute con i più assurdi e improbabili attacchi a Renzi per prendere in giro Marchionne. "Te lo ricordi quel compagno di scuola secchione e spione? Ecco, era Matteo Renzi", e ancora "Matteo è il figlio segreto di Pupo". Tantissime le battute riuscite, mentre intanto le parole di Marchionne che hanno scatenato il putiferio "Firenze città povera e piccola" fanno il giro anche dei network e dei canali all news.
In mattinata arriva ai primissimi posti anche #SparateAllaMarchionne, con altre frasi improbabili attribuite all'ad Fiat: "Messi al Gubbio" o "La Lupa di Roma è in realtà un pastore tedesco" ma anche "Io sono nato in clinica privata, Lui solo in una grotta.....".
"Vi saluta una citta'...piccola e povera". Cosi' il sindaco di Firenze e candidato alle primarie del Pd Matteo Renzi ha ironicamente salutato il pubblico presente al mercato fiorentino di San Lorenzo, durante il suo intervento alla presentazione delle guide enogastronomiche dell'Espresso, citando la frase di ieri dell'ad della Fiat Sergio Marchionne che ha definito il capoluogo toscano "citta' piccola e povera".
Intanto la Rete continua a scatenarsi sul caso. Il gruppo di "Quando Facundo Roncaglia", che celebra il difensore della Firoentina, sostiene Matteo Renzi dopo le parole di Marchionne. Il gruppo ha creato con l'acronimo Fiat la frase "Firenze invita a tacere" e a chiedere scusa. La fantasia degli internauti è sempre più senza confini.
IN UN MERCOLEDI' AD ALTA TENSIONE ANCHE LA POLEMICA CON D'ALEMA - LEGGI
RENZI: "PAROLE CHE FANNO MALE ALLA FIAT"
''Quella e' una frase totalmente sbagliata, che non ha senso, che fa del male alla Fiat''. Lo ha detto Matteo Renzi, sindaco di Firenze, commentando la frase di ieri sulla citta' ''piccola e povera'' dell'ad Fiat Sergio Marchionne. ''Se fossi un azionista Fiat sarei arrabbiato con Marchionne non solo perche' non si vendono piu' Fiat a Firenze - ha detto -, ma soprattutto perche' se vogliamo dire che l'Italia e' un grande Paese non si puo' pensare di non valorizzare la straordinaria storia e bellezza di Firenze''.
Renzi, che ha parlato a margine della presentazione delle guide enogastronomiche de L'Espresso presso il Mercato Centrale di Firenze, ha ribadito la sua difesa della citta': ''Io credo che Sergio Marchionne - ha spiegato ai cronisti - abbia tutti i diritti di questo mondo di prendersela con me, se non mi ritiene il suo candidato preferito. Non c'e' nessun tentativo di bloccare le considerazioni politiche di Sergio Marchionne, ma su Firenze non si scherza''.
Quindi, ha ripetuto il sindaco, ''se Marchionne se la vuole prendere con me lo faccia, ma cortesemente prima di parlare di Firenze, come si dice da queste parti, si sciacqui la bocca: perche' Firenze e' una citta' di una bellezza e di un valore riconosciuti da tutto il mondo''.
PIERO PELU': "SONO DUE PINOCCHI"
"Povera Firenze e poveri noi fiorentini che ci troviamo in mezzo al fuoco incrociato di due personaggi tanto
rampanti quanto inconcludenti della vita politica ed economica italiana, che in questo momento sembrano fare la sceneggiata degli opposti ma che come tutti gli opposti si assomigliano".
Lo scrive su facebook il cantante Piero Pelu' "Firenze bistrattata nei fatti da un sindaco Renzi sprecone, piacione e 'parolaio' che in campagna elettorale aveva promesso la solita formulina-del-mari-e-monti per accontentare e abbindolare tutti, consegnando di fatto oggi la citta' di Firenze in uno stato di deriva culturale e ambientale senza precedenti- scrive il cantante- Renzi il rottamatore diventato sputtanatore. Firenze bistrattata anche dalle parole dell' amministratore delegato della Fiat Marchionne il quale oggi si arrampica sugli specchi per tentare goffamente di rimediare al suo autogol clamoroso ma che sorvola sempre sulle sue responsabilita' riguardo al disastro progettuale e umano dell' azienda di cui e' a capo. Marchionne un altro sputtanatore di risorse, un altro uomo dei sogni con il naso
lungo". "Sicuramente da domani i due Pinocchi ritroveranno una convergenza di intenti e di punti di vista, senza se e senza ma che permettera' ad ambedue di continuare a divertirsi alle spalle dei fiorentini
e degli italiani che non si possono permettere di vivere nel loro mondo dei balocchi", conclude.
GUCCI: "MARCHIONNE NON HA TUTTI I TORTI"
"Marchionne si e' espresso con toni un pochettino bischeri, come si direbbe a Firenze, ma non ha tutti i torti nel dire che la citta' si e' impoverita e degradata". Lo ha dichiarato Guccio Gucci, erede della dinastia Gucci e azionista della societa' 'To Be G', che dal 2008 produce borse di lusso e accessori in pelle cuciti a mano secondo l'antica tradizione toscana.
L'imprenditore fiorentino, pur condannando i toni 'eccessivi' di Sergio Marchionne, accusa il sindaco Renzi di "avere completamente abbandonato la citta' a se stessa, lasciandola in balia di kebab, ambulanti irregolari e orde di turisti rumorosi e molesti che invadono un centro storico che rischia, in questo modo, di perdere il primato dell'orgogliosa tradizione artistica italiana che l'ha reso unico e famoso nel mondo".
"Con un centro storico ad alto tasso di criminalita' e con un'identita' sempre piu' a rischio, Firenze e' cosi' vittima - secondo Guccio Gucci - di un turismo che poco aiuta per il rilancio internazionale di cui avrebbe bisogno la citta'".
"Firenze e' una citta' grande a prescindere dai metri quadrati e ricca per quello che e', per quello che e' stata e per cio' che rappresenta. Ma - conclude amaro l'imprenditore fiorentino - e' una citta' sporca, trasandata, abbandonata, piena di tutto cio' che 'non e'' Firenze. Meriterebbe molto di piu' per la sua storia, l'arte, la cultura. Cosa penso di Renzi? Forse avrebbe bisogno di una tirata d'orecchie: dovrebbe curarla meglio, questa grande e bellissima citta', invece di impegnarsi a fare il futuro premier. Ha ridotto Firenze all'abbandono piu' completo e impoverita, in questo Marchionne ha ragione".
PARLA L'AD DI PITTI
''Credo che si debba alzare il livello del discorso. Dobbiamo avere una considerazione piu' alta del nostro paese'', lo ha detto questa mattina Raffaello Napoleone, amministratore delegato di Pitti Immagine, parlando di Sergio Marchionne a margine della conferenza stampa di presentazione delle guide dell'Espresso organizzata al mercato centrale di Firenze.
BURLANDO: "ICH BIN EN FIORENTINER"
''Ich bin ein fiorentiner'': il presidente della Regione Liguria, Claudio Burlando, ha espresso cosi' la sua solidarieta' alla citta' di Firenze dopo le parole dell'ad di Fiat Marchionne. Burlando ha usato la frase di Kennedy a Berlino pubblicando un tweet.
SCERVINO: "FIRENZE E' INTERNAZIONALE"
''La storia testimonia l'internazionalita' di Firenze. Ricordiamoci che la cultura occidentale e' nata nella nostra citta' con il Rinascimento''. E' questa la visione di Ermanno e Toni Scervino raggiunti nel pomeriggio al telefono per commentare le affermazioni di Sergio Marchionne. La maison Scervino ha vestito la moglie del sindaco in
diverse occasioni pubbliche nel capoluogo toscano.
MARCGHERITA HACK: "UOMO ROZZO"
''Un uomo cosi' rozzo e ignorante da non capire la bellezza di Firenze non puo' che mandare in rovina la Fiat. Oltretutto, mi pare sia gia' sulla buona strada. Mi chiedo come abbiano fatto gli Agnelli ad affidargliela...'' Cosi' un'arrabbiatissima Margherita Hack commenta la frase su 'Firenze citta' piccola e povera' dell'ad della Fiat Sergio Marchionne. La quasi novantenne astrofisica, da sempre legatissima alla sua citta' d'origine, non si ferma qui e continua il suo j'accuse contro il manager: ''Ma come si fa a essere cosi' bischeri? - insiste - Per capire che Firenze non e' citta' ne' piccola ne' povera basta affacciarsi in tre posti: gli Uffizi, piazza Signoria, piazza del Duomo. Anche un bambino lo capisce. Ma Marchionne no... che razza di mondo avra' mai visto?''.
PRANDELLI: "VIVO A FIRENZE, CITTA' MERAVIGLIOSA"
"La Polemica Marchionne-Renzi su Firenze? Io voglio parlare di calcio, di partite. Io vivo a Firenze e per me e' una citta' meravigliosa". Il tecnico della nazionale italiana, Cesare Prandelli, risponde cosi' dall'Armenia, dove gli azzurri domani giocheranno una gara valida per le qualificazioni ai Mondiali di Brasile 2014, sulla polemica tra il sindaco di Firenze Matteo Renzi e l'Ad di Fiat, Sergio Marchionne, sul capoluogo toscano.
ZEFFIRELLI: "DIRE MALE DI FIRENZE E' COME PARLAR MALE DELLA MADONNA"
"E' uno stupido e un maleducato. Poveretto non sa neanche lui quello che dice, si copre di ridicolo." Cosi' il regista fiorentino, che aggiunge: "Un uomo in quella posizione non puo' spingersi su questi sentieri ridicoli. Dire male di Firenze e' come parlar male della Madonna".
Francesco Marinari
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