Lucca, 1 febbraio 2013 - Rientra l'emergenza terremoto in Garfagnana. A seguito della riunione avuta con il capo della Protezione Civile, Gabrielli, è stato infatti deciso di tenere per questa sera aperti i centri operativi comunali (Coc), attivati nella serata di ieri per dare supporto alla popolazione ancora scossa dall'allarme. Da domani mattina, anche queste strutture, così come i centri di accoglienza, saranno chiusi, ma già a partire da questa sera, la popolazione può rientrare nelle proprie abitazioni.
"Lo sciame sta lentamente diminuendo la sua intensità e, quindi, la situazione in Garfagnana va normalizzandosi. Una normalizzazione che, però, che deve tenere conto del fatto che la Garfagnana è e resta zona ad alto rischio sismico". Gabrielli ha incontratto nel pomeriggio a Pieve Fosciana i sindaci della Valle del Serchio, il prefetto, il presidente della Provincia e le altre istituzioni.
"Il dispaccio dell'Ingv - ha detto Gabrielli - non parlava di una previsione. Affinché vi sia una previsione, ci vogliono tempo, magnitudine e luogo e mancava il fattore intensità. Ad indurre - ha proseguito - allarme è stato il fatto che si parlava di un evento che si sarebbe potuto verificare in alcune ore. Credo che questo ci debba far riflettere sull'importanza della comunicazione e su come far passare anche in futuro al meglio i messaggi". Gabrielli ha anche sottolineato che, in questa emergenza, è emersa la grande importanza dei social network e, anche su questo, il dipartimento intende aprire una riflessione".
Sullo sciame sismico e la paura che ha coinvolto la Garfagnana in questi giorni si sono espressi anche i geologi toscani che colgono l'occasione per suggerire: per ''evitare paure, disagi, allarmi da terremoti una soluzione c'è e si chiama adeguamento antisismico. Altri paesi l'hanno adottata e funziona. E' una scelta che richiede tempo ed organizzazione, ma paga''. A parlare è la stessa presidente dell'Ordine dei geologi della Toscana Maria Teresa Fagioli.
Fagioli insiste sulla necessità ''dell'adeguamento antisismico del patrimonio edilizio esistente, del rispetto rigoroso e sistematico delle normative per le nuove costruzioni, della rottamazione di quegli edifici che non è economico o tecnicamente possibile rendere sicuri''.
La presidente dell'Ordine dei geologi loda la decisione dei sindaci della Garfagnana di avvisare la popolazione del rischio terremoto: ''Dieci e lode al servizio sismico nazionale, alla protezione civile e ai sindaci. In scienza e in coscienza è tutto quello che, oggi come oggi, dovevano e potevano fare, anche a seguito della sentenza, che alcuni hanno definito, a torto o a ragione, 'talebana' sul mancato allarme per il terremoto dell'Aquila''.
''Indubbiamente questo è ragionare sempre in termini di emergenza. Ma i disagi, lo stress, l'allarme sociale che da tutto ciò inevitabilmente deriva sono davvero inevitabili? Ad oggi direi sinceramente di sì - spiega la presidente Fagioli -, anche se questo non vuol affatto dire che le collettività debbano rassegnarsi a scegliere tra il rischio di morire sotto le macerie e il dover lasciare in fretta e furia le proprie case''.
LA GIORNATA
UN TWEET DA' L'ALLARME - La popolazione di Castelnuovo Garfagnana ieri sera si è riversata nelle strade dopo un tweet lanciato dal Comune. "Dormite fuori di casa": questo l'invito che l'amministrazione ha deciso di diffondere, una volta ricevuta l'allerta della Protezione Civile.
IL SINDACO: "UN ATTO DOVUTO" - Eccesso di zelo o giusta precauzione? Il sindaco di Castelnuovo Garfagnana, Gaddo Lucio Gaddi, spiega come sono andate le cose: "Ieri alle 21 ho ricevuto una telefonata dalla protezione civile che comunicava un fax del dipartimento nazionale a firma di Franco Gabrielli". Nel fax si evidenziava la possibile presenza scosse nel territorio comunale. "Così - prosegue Gaddi - abbiamo deciso di avvertire la popolazione, vista la forte scossa di venerdì". Allarmismo? "Era un atto dovuto - replica il primo cittadino - per tutelare i cittadini. La popolazione ha risposto comunque bene, ha raggiunto le areee adibite all'emergenza in modo ordinato". Gaddi ha parlato di una "buona esercitazione".
GABRIELLI: "MAI DATO L'ORDINE DI EVACUARE" - "Nessuno ha mai parlato di evacuazione" precisa Franco Gabrielli, che oggi è atteso in Garfagnana. La nota dell'Ingv che ha fatto scattare l'allarme, ha spiegato il capo della protezione civile, non era basata su alcun elemento "probabilistico o deterministico ma, semplicemente, su un approccio statistico". Non c'era e non c'è‚ dunque alcuna possibilità di prevedere l'arrivo di ulteriori scosse, ma l'informazione ‚ stata data per permettere al sistema di protezione civile di attivarsi al meglio. ''Appoggio e sostengo il comportamento dei sindaci - conclude - compreso l'utilizzo dei social network".
"ALLARMISMO? IL FRUTTO AVVELENATO DELL'AQUILA" - "Ciò che è accaduto la notte scorsa - commenta Gabrielli - è anche il frutto avvelenato della sentenza de L'Aquila" sulla commissione grandi rischi. Gabrielli ribadisce: "Non si è trattato di eccessivo allarmismo" né, tantomeno, di uno "scaricabarile" tra istituzioni che non vogliono assumersi le proprie responsabilità. Con il senno di poi‚ facile dire che si doveva fare in maniera diversa - dice Gabrielli -. In tutta questa vicenda gli unici che non devono subire le conseguenze delle polemiche sono i sindaci, che hanno agito in maniera corretta". E spiega: "Il frutto avvelenato di quella vicenda sta nell'atteggiamento che da allora in avanti verrà tenuto. E nel caso dell'Ingv, la preoccupazione che ogni informazione possa essere sottovalutata, fa sì che se si debba dire A si dice A +. Si mettono le mani avanti e noi dobbiamo fare i conti con questa situazione". Quanto al Dipartimento, "cosa avremmo dovuto fare?", chiede ironicamente Gabrielli. "Tenere le informazioni nel cassetto. Noi abbiamo deciso, nell'ottica della più totale trasparenza che abbiamo da sempre adottato, di renderla pubblica. Se questo è allarmismo, allora andatelo a dire ai sei imputati dell'Aquila''.
SCUOLE CHIUSE - Intanto oggi le scuole di Castelnuovo resteranno chiuse. Niente lezioni anche a Massarosa e Stazzema in Versilia.
LA PROTEZIONE CIVILE: "NESSUNA SCENA DI PANICO" - Forze dell'ordine, personale della protezione civile e del volontariato hanno lavorato tutta la notte per mettere in sicurezza prima di tutto anziani, donne e bambini, ha spiegato Maurizio Giannotti, responsabile protezione civile dell'Unione comuni della Garfagnana. Tutti i sindaci dei sedici comuni dell'area hanno cercato di rassicurare la popolazione e di non lasciare nessuno abbandonato, soprattutto coloro che vivono in zone isolate. ''A tutti abbiamo continuato a dire che si trattava solo di un'allerta precauzionale e non si sono verificate scene di panico, se non la paura comprensibile nelle prime ore'', ha riferito Giannotti. Grazie al personale del 118 sono stati creati anche punti di assistenza per gli infermi o i malati. Nella notte, a quanto si e' appreso, si e' verificato solo il caso di un anziano colto da malore ma non riconducibile all'allerta terremoto.Stamani alle 11 i sindaci dei comuni della Garfagnana si riuniranno per fare il punto della situazione.
IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA: "DOVEROSA INFORMAZIONE" - Quella data ai Comuni della Garfagnana e della Media Valle del Serchio circa la possibilita' di nuove scosse di terremoto e' stata ''una corretta e doverosa informazione in via cautelare'': cosi' il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli dopo la diffusione della nota in base al materiale dell'Ingv trasmesso dal dipartimento della protezione civile. ''Non ci sono stati ordini di evacuazione - spiega Baccelli - ma i sindaci hanno consigliato di trascorrere la notte fuori da casa''. Il presidente della provincia ha anche detto che sono stati allestiti alcuni punti di raccolta, in particolare a Gallicano, Borgo a Mozzano e Castelnuovo Garfagnana e altri sono in fase di allestimento. Baccelli e' in contatto con il capo del dipartimento della protezione civile Franco Gabrielli il quale, ha detto il presidente, gli ha riferito di aver chiesto costanti aggiornamenti della situazione all'Ingv. Allertati anche i servizi sanitari della vicina Versilia, da dove una squadra di vigili del fuoco è partita per Lucca in modo da essere impiegata in caso di necessità.
IL FAX DELLA PROTEZIONE CIVILE - Il fax è arrivato in serata alle amministrazioni interessate dai vertici nazionali del dipartimento della Protezione Civile. "Nelle prossime ore potrebbero avvenire altre scosse a sud ovest della scossa principale, in prossimità dell'abitato di Castelnuovo Garfagnana e dell'epicentro del terremoto del 23 gennaio 1985". E il ricordo di molti è andto in queste ore a quella data, quando l'allora capo della Protezione Civile fece evacuare centomila persone dalla Garfagnana in previsione di un forte sisma che non si verificò.
IL COMUNICATO DELLA PROVINCIA DI LUCCA - “Il dipartimento nazionale di protezione civile - spiega in una nota la Provincia di Lucca - ha comunicato che nelle prossime ore potrebbero verificarsi altre scosse di terremoto con epicentro in prossimità di Castelnuovo di Garfagnana. La sala operativa integrata della Provincia di Lucca e della Prefettura è attiva e sono state allertate le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e i gruppi di volontariato. Tutti i sindaci dei Comuni della provincia sono stati informati e sono state attivate le procedure di protezione civile”. Il documento è firmato dal capo del dipartimento nazionale della protezione civile Franco Gabrielli e avvisa della possibilità che il terremoto delle 00,42 di ieri notte abbia attivato una movimento trasversale nella faglia dell'Appennino tosco emiliano che potrebbe provocare altre scosse in Garfagnana.
I PUNTI DI RACCOLTA DELLA POPOLAZIONE: ECCO QUALI SONO - Sono stati attivati punti di raccolta della popolazione a Coreglia Antelminelli (scuola elementare di Piano di Coreglia e tensostruttura di Calavorno), a Borgo a Mozzano (centro intercomunale Mediavalle, tensostruttura di Corsagna) e a Barga (scuola elementare Barga, scuola media di Fornaci di Barga, scuola di Filecchio, scuola di Castelvecchio), Castelnuovo (tensostruttura impianti sportivi) Gallicano (impianti sportivi) e San Romano (palazzetto dello sport). Molti mezzi della preotezione civile hanno raggiunto la Valle del Serchio e la Garfagnana.
I MESSAGGI DEGLI AMMINISTRATORI LOCALI SUL WEB - "E' uno scherzo???" e ancora "Non creiamo panico. Si possono prevedere i sismi?". Sono solo alcuni dei 'post' che stanno circolando su Facebook in seguito alla diffusione della notizia della possibile nuova scossa di terremoto in Garfagnana, in provincia di Lucca. Intanto il sindaco di Capannori, Giorgio Del Ghingaro, dalla sua pagina Facebook dice: "Attenzione! La Protezione Civile ci segnala la possibilita' di nuove scosse di terremoto, nelle prossime ore, con epicentro Castelnuovo Garfagnana. Si raccomanda la massima diffusione della notizia a scopo precauzionale". Da Twitter invece il sindaco di Fabbriche di Valico, e presidente Uncem toscano, Oreste Giurlani, scrive: "Misericordia e forze dell'ordine stanno avvisando i cittadini di Fabbriche per possibili scosse terremoto. Scuola antisimica comunale aperta".
NON ORDINE DI EVACUAZIONE, MA AVVISO - Secondo quanto appreso dall'Ansa l'Ingv avrebbe analizzato la sequenza delle scosse di stamani in Garfagnana ed in particolare la loro provenienza che, in base ad alcuni modelli, delinerebbe la possibilita' di altre scosse nelle prossime ore con epicentro nella zona di Castelnuovo Garfagnana, lo stesso epicentro del sisma del 1985. L'Ingv lo ha segnalato al dipartimento della protezione civile che a sua volta lo ha girato alle Regioni Toscana ed Emilia Romagna. La provincia di Lucca ha quindi diffuso la nota ed avvisato i sindaci della zona. Nei comuni non ci sarebbe stato un ordine di evacuazione, ma un avviso alla popolazione con l'allestimento di alcuni punti di raccolta nella zona, in Garfagana e nella Media Valle del Serchio, affinche' chi lo voglia possa trascorrevi la notte.
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