di AMADORE AGOSTINI/SILVIA MASTRORILLI

Firenze, 28 febbraio 2013 - Nella sede fiorentina dell’Agenzia delle Entrate di via Santa Caterina d’Alessandria si è capito subito che non era una giornata come le altre. Ieri mattina, mentre la giornata scorreva con i ritmi usuali, fra contribuenti che avrebbero preferito essere in qualunque altro posto piuttosto che nella sede istituzionale del Fisco, tra professionisti, sempre trafelati, una ventina di finanzieri è entrata negli uffici delle tasse e ha arrestato il direttore provinciale Nunzio Garagozzo.

IL VIDEO CON UNA VECCHIA INTERVISTA AL DIRETTORE

Un blitz della Guardia di Finanza che ha lasciato increduli gli impiegati: si sono visti ammanettare davanti agli occhi il loro capo. «Eravamo indaffarati nel nostro lavoro quando abbiamo visto entrare tutti quegli uomini delle Fiamme Gialle che sono andati dritti verso la stanza del direttore, poi abbiamo visto che se lo sono portato via in arresto», ha raccontato un’impiegata ancora scossa da quella mattinata comunque inusuale e turbolenta. «I finanzieri che comunque qui sono di casa per comprensibili motivi di lavoro, stamani avevano un’aria meno cordiale. Erano quasi tutti in divisa...poi abbiamo capito cosa stava accadendo».

Da quel poco che è stato possibile capire attraverso il riserbo investigativo sembra che le fiamme gialle del gruppo tutela spesa pubblica non abbiano dubbi circa il reato commesso dal direttore Garagozzo in combutta con il commercialista fiorentino Silvio Mencucci. Lo stesso che si era vantato, in una conversazione intercettata dagli investigatori, di essere uscito indenne da una inchiesta analoga (sembra trattarsi di quella condotta dall’allora pm Michele Polvani).

Inchiesta che aveva coinvolto commercialisti e dipendenti dell’allora ufficio delle Tasse. A quel tempo Garagozzo non era neppure a Firenze e un giovane Mencucci (ora ha 64 anni) all’epoca stava dall’altra parte della barricata come impiegato dell’ufficio.

Conosceva bene i meccanismi del Fisco, Mencucci, difeso dall’avvocato Alessandro Traversi, che ora si trova a Sollicciano con l’accusa di concorso in concussione, nella fattispecie più grave. Ieri mattina alle 10,20 un nucleo di finanzieri si è presenatto a casa sua per effettuare la perquisizione: le fiamme gialle hanno sequestrato un pc e alcuni supporti informatici. Lui non era in casa, ma nello stesso momento i finanzieri sono piombati al suo studio dove lo hanno dichiarato in arresto prima di procedere ad analoga perquisizione anche lì.

L’inchiesta sarebbe nata nei primi mesi del 2012 anche in seguito ad un esposto presentato, sembra da alcuni professionisti fiorentini che avrebbero avuto i loro clienti danneggiati da questo trattamento di evidente disparità rispetto ad altri casi analoghi. I secondi però avevano pagato la mazzetta per vedersi ridurre la soglia di punibilità. Naturalmente secondo l’accusa.

Oggi pomeriggio Garagozzo, assistito dall’avvocato Sauro Poli, sarà ascoltato dal gip Tommaso Picazio per l’interrogatorio di garanzia. Venerdì pomeriggio toccherà al commercialista Mencucci. E’ possibile che, così al buio, senza neanche aver parlato con i legali e aver letto il capo di imputazione, i due si avvalgano della facoltà di non rispondere. E’ possibile.