Siena, 22 marzo 2013 - FABRIZIO VIOLA, amministratore delegato di Banca Mps ieri mattina è stato sentito come persona informata sui fatti per circa due ore dai pm Nicola Marini, Antonino Nastasi e Aldo Natali senesi in relazione al suicidio di David Rossi, capo area comunicazioni di Banca Mps avvenuto lo scorso 6 marzo.
In particolare sarebbero state giudicate dai magistrati di particolare interesse alcune mail presenti nel computer di Rossi sequestrato insieme a cellulari, schede telefoniche ed altro materiale cartaceo come le agende e i blocchi notes. Pare che i pm siano intenzionati a fare altre convocazioni di nuovi testimoni per fare piena luce sulla vicenda. L’attenzione dei pubblici ministeri — da quanto si apprende da fonti vicine all’inchiesta — in queste ore si è soffermata sulle ultime email estrapolate dai consulenti dai computer in uso a David Rossi. Vengono definite «interessanti», e che non riguarderebbero la presunta fuga di notizie dopo il cda del 28 febbraio.
I pubblici ministeri, infatti, proprio in questi giorni hanno avuto tutti i tabulati dei cellulari e del telefono fisso che avevano chiesto alle varie compagnie telefoniche. Li hanno fatti esaminare così come sono stati esaminati i documenti trovati nel computer di Rossi, in particolare proprio le e-mail.
MENO INTERESSANTI, invece, sarebbero le telefonate: anche le ultime fatte e ricevute da Rossi la sera prima di lanciarsi da una finestra dell’area comunicazione che sarebbero state con alcuni colleghi. Oggi nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del giornalista, due i fascicoli aperti, ipotesi di suicidio e istigazione al suicidio.
Da quanto si apprende l’ad del Monte dei Paschi Fabrizio Viola avrebbe confermato che David Rossi godeva della fiducia dei vertici della banca tanto che, nel febbraio scorso, era stato chiamato a far parte di un «comitato ristretto dei manager» dell’istituto senese. Nei prossimi giorni dovrebbero essere sentite altre persone per fare piena luce sulla morte del capo dell’area comunicazione della Banca la cui morte inaspettata ha creato sconcerto in quanti lo conoscevano. Nessuno immaginava la tragedia che si sarebbe poi consumata nel tardo pomeriggio del 6 marzo.
Cecilia Marzotti
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