Assisi, 24 maggio 2013 - CAMPANE A DISTESA in segno di giubilo nella terra di San Francesco: il Papa, che del Poverello porta il nome, sarà in città il prossimo 4 ottobre. Il giubilo cittadino ha fatto seguito all’annuncio del vescovo monsignor Domenico Sorrentino, il quale ieri intorno alle 13 ha reso noto di aver ricevuto una lettera dal Sostituto della Segreteria di Stato, monsignor Angelo Becciu, in cui si sottolinea che «accogliendo la richiesta del presule, formulata in comunione con i vescovi umbri, il Santo Padre Francesco ha comunicato che il prossimo 4 ottobre intende recarsi pellegrino nella citta’ di San Francesco».
INSOMMA, la data tanto preannunciata, quella della festività di San Francesco, viene confermata ufficialmente dallo stesso Pontefice. Papa Bergoglio sarà il diciannovesimo successore di Pietro a giungere nella città serafica, in ben sei occasioni visitata da Giovanni Paolo II, mentre due sono state le visite effettuate da Papa Ratzinger. In un precedente 4 ottobre, quello del 1962, di ritorno da Loreto alla vigilia del Concilio Vaticano II giunse ad Assisi, in treno, Papa Giovanni XXIII.
IMMEDIATE le reazioni, tutte improntate a una grande gioia mista alla consapevolezza dell’importanza dell’evento. «Siamo pronti ad accoglierlo con devozione filiale e materna cura», ha detto il Custode del Sacro Convento, padre Mauro Gambetti, mentre il sindaco di Assisi, Claudio Ricci, ha ricordato come si profili «un evento di portata storica che ci chiama ad una sempre maggiore consapevolezza e responsabilità nel rappresentare al meglio, ciascuno nei propri ruoli, lo Spirito di Assisi e la cultura dell’Umbria legata al dialogo». «Gioia» viene espressa anche dai vescovi umbri attraverso monsignor Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia e presidente della Conferenza episcopale umbra. Ma è la gente dell’Umbria, con le sue esternazioni genuine e spontanee, a rappresentare al meglio la soddisfazione popolare di una regione che si appresta con commozione e letizia all’incontro con il Pontefice argentino. «‘Papa Francesco e San Francesco, un gemellaggio in nome di Dio’, sarà proprio questo il testo dello striscione che esporremo davanti al Papa», raccontano alcuni giovani di Assisi che si vanno già organizzando, mentre si preparano comitive da ogni parte dell’Umbria per confluire ad Assisi nella giornata della visita papale.
«DOVRÀ essere un fatto da ricordare — è il commento di alcuni fedeli di Assisi —, anche perchè non era mai accaduto in precedenza che una città fosse così intimamente legata ad un Pontefice. Per noi Assisi e Papa Francesco sono la stessa faccia della medaglia del Signore che portiamo nel cuore.
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