Pisa, 11 giugno 2013 - IL MISTERO di Gello resiste, ma due eventi, oggi, potrebbero in qualche modo diradarlo, o aiutare la ricerca della verità. Due appuntamenti importanti sul caso di Roberta Ragusa, la mamma di San Giuliano Terme della quale non si hanno più notizie ormai da quasi 17 mesi, ovvero dalla notte fra il 13 e il 14 gennaio quando la donna svanì nel nulla, non facendo più ritorno nella sua abitazione in via Ulisse Dini. Nei giorni scorsi si sono conclusi gli interrogatori dei suoi familiari (i due figli ancora minorenni, i suoceri e i cognati) e quelli del collaboratore dell’autoscuola della quale la Ragusa era contitolare. E c’è stato anche l’interrogatorio dell’amante (ed ex babysitter dei figli ed ex segretaria della stessa autoscuola) del marito di Roberta, Antonio Logli.
Ma oggi si accelera: stamani in Procura il pubblico ministero Aldo Mantovani — che conduce l’inchiesta — ha convocato una nuova testimone, una donna (sposata con due figli e amica di vecchia data di Logli) al quale l’unico indagato di questa misteriosa vicenda — per omicidio volontario e occultamento di cadavere — avrebbe confidato alcuni particolari aspetti del rapporto tra lui e sua moglie. Un interrogatorio dal quale — secondo quanto trapela da fonti investigative — potrebbero scaturire nuovi, importanti elementi. Nel pomeriggio, invece, ci sarà un importante e significativo appuntamento in Prefettura. Accogliendo la loro richiesta — avanzata già da tempo —, infatti, il prefetto Francesco Tagliente ha invitato al Palazzo del Governo i familiari di Roberta Ragusa (che abitano a Pisa, Lucca e Roma) per incontrare — e sarà la prima volta — Ugo Adinolfi, il procuratore capo della Repubblica di Pisa (forse accompagnato dal pm Mantovani) e, in rappresentanza di chi da mesi sta svolgendo le indagini sul territorio, il colonnello Angelo De Luca del comando provinciale dei Carabinieri.
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