dall'inviato Francesco Marinari
Isola del Giglio (Grosseto), 15 settembre 2013 - Costa Concordia, sta ormai per partire la rotazione della nave. "Sono tranquillo al cento per cento sulla riuscita dell'operazione". Un applauso scrosciante degli abitanti dell'Isola del Giglio ha accolto il finale della conferenza stampa del capo della protezione civile Gabrielli, nell'ultima conferenza stampa alle 17 della domenica prima dell'inizio della rotazione stessa. Un evento storico per la storia della marineria italiana e mondiale. Mai un salvataggio del genere come quello della nave da trecento metri di lunghezza era stato tentato.
Ufficiale: il 16 settembre giorno della rotazione.
La vigilia del grande giorno a Porto Santo Stefano: ecco come viene vissuta.
Tante domande a suo modo "scomode" arrivate soprattutto dai giornalisti internazionali ma anche la sicurezza della mega-operazione. Questi gli ingredienti della conferenza stampa, a cui ha partecipato anche il sindaco dell'Isola del Giglio Sergio Ortelli. "Siamo sicuri di quello che stiamo facendo. C'è già stata una prima, primissima rotazione di pochi centimetri per provare la grande operazione che stiamo per intraprendere e i segnali sono buoni": questo il senso delle parole delle autorità.
Il circo mediatico: centinaia di giornalisti, una "macchina" che non dorme mai
Nella grande sala stampa sul molo, a poche centinaia di metri dal relitto, che è sullo sfondo, si respira un'aria di grande attesa. "Quando recupererete i corpi delle due vittime che mancano ancora all'appello?", viene chiesto a Gabrielli. "Non prima che la nave sia in sicurezza - risponde il capo delle operazioni - Non vogliamo che nessuno corra rischi. Sarà TItan Micoperi a dirci quando la nave, una volta dritta, sarà sicura".
Già, la rotazione: di questo si è a lungo parlato nella conferenza stampa, dando i tempi dell'operazione.
Ha parlato anche Nick Sloane, che ha confermato che la nave è stata fatta ruotare di un grado. Tutto sembra sotto controllo.
"A metà pomeriggio sapremo se l'operazione è riuscita", dice Gabrielli. Si parla anche molto del possibile sversamento in mare di liquidi tossici, che la Concordia contiene. "Abbiamo preparato dei modelli matematici, delle simulazioni che ci mostrano come la situazione sia sotto controllo". Lo stesso vale per i sei imponenti motori della nave: "A quanto ci risulta non si sono spostati pur se in posizione di certo non naturale".
Domattina, alle sei, comincia il momento della verità. Centinaia di uomini, mesi e mesi di lavoro durante i quali le attività sono andate avanti praticamente ventiquattro ore al giorno. Il momento della verità per un'isola che vuole chiudere un incubo che dura ormai dal gennaio 2012.
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