Firenze, 2 gennaio - Le organizzazioni sindacali dei vigili del fuoco hanno fatto scattare una 'protesta mensa' nelle caserme della Toscana dove sono arrivati i primi pasti forniti dalle ditte che hanno vinto il nuovo appalto. Pasti «tutto a scapito di qualità e quantità con un livello che rende non dignitoso tale servizio verso i nostri colleghi», scrive in una nota il segretario generale Fns-Cisl Toscana, Massimiliano Del Sordo.
Nella nota viene annunciato lo stato di agitazione e chiesto l'interessamento della segreteria nazionale del sindacato per un problema che riguarda anche altre regioni. Protesta che è condivisa, anche se in forma diversa, dall'Unione sindacale di base (Usb) della Toscana e dalla Cgil di Pistoia. Quanto è avvenuto in questi giorni «è inaccettabile: i pasti forniti sono qualcosa che offende anche la dignità dei lavoratori - scrive del Sordo ricordando che da 8 anni non viene rinnovato il Contratto nazionale -. Altro che eroi....se non alziamo la voce ci tolgono anche quel poco che era rimasto e la mensa era almeno uno dei servizi fino a pochi giorni fa accettabile».
I nuovi pasti ai comandi arrivano preconfezionati in vaschette di plastica, spiega la nota di Usb (che allega anche una serie di fotografie), senza indicazioni sulla provenienza, sulla data di confezionamento e di scadenza, «oltre ad arrivare da un fornitore in subappalto e probabilmente in contrasto al contratto firmato il 27 dicembre», affermano Umberto Marchi della Filcams Cgil di Pistoia, e Giancarlo Gori coordinatore provinciale dei VV.F. della funzione pubblica Cgil di Pistoia. Proprio questi ultimi spiegano che la ditta che ha vinto l'appalto fornirà i pasti ai comandi della Toscana e anche a quelli di Umbria e Marche.