Montespertoli, 9 aprile 2016 - Nonostante lo sciopero del tifo, la Curva Fiesole domenica nell’Empolese ci sarà. Non al Castellani, con sciarpe bandiere e cori, bensì in una maniera più soft, o forse meglio dire deliziosa. Fatta di variegato, cioccolato bianco, fragoline e frutti di bosco, nell’insolita veste di gusto gelato, la Fiesole cercherà di fare gol tra i clienti della gelateria Fiorentina, di nome e di fede.
Accanto, e qui scatta il derby, a un altro gusto studiato ad hoc per l’occasione: l’Empolese, un originale variegato al carciofo di Empoli. Sì, perché il team alla guida del locale di Montespertoli, a ogni match tra azzurri e viola, è pronto a scendere in campo per portare la sfida sul piano squisitamente gastronomico. Aspettando il derby del novembre scorso, chiuso con un 2-2 dolce-amaro per Giampaolo e i suoi, sul bancone della pasticceria fondata da Carlo Armelani comparve la schiacciata fiorentina aromatizzata al carciofo empolese: aspetto classico con tanto di giglio per ricordare Firenze, retrogusto amaro e astringente tipico dell’ortaggio nostrano come dettaglio made in Empoli.
A questo giro, vista la primavera già iniziata, impossibile non virare sul dolce principe della bella stagione. «Ogni derby per noi Armelani, tifosi viola da generazioni, è una sfida da vincere, anche nella nostra attività«, spiega Stefano, 42 anni, un passato da pasticcere e un presente da esperto gelataio. «Quindi, come fece mio padre Carlo in occasione della gara di andata – prosegue – ho deciso di mettermi in gioco e di sperimentare un gusto nuovo, empolese doc». Il Curva Fiesole fa parte della tradizione della gelateria montespertolese. «Nato come variazione cromatica del ‘Fiorentino’, a tutto cioccolato e Nutella, c’è da tre anni», racconta il gelataio, mentre mostra le sorbettiere sulle quali troneggiano gli stemmi in cioccolato delle due squadre. Quello dell’Empoli è azzurro, come pure il gelato al carciofo: perché i colori delle casacche, anche aiutandosi con i coloranti al bisogno, vanno amati e rispettati. E alla gelateria Fiorentina, nel cui curriculum ci sono pure i ghiaccioli Gomez e Pepito Rossi, lo sanno bene: il principio vale anche se il derby si disputa nel banco frigo.