{{IMG_SX}}Firenze, 21 settembre 2009 -  Il Comune di Fiesole, dopo quello di Firenze,  è fra i primi in Italia ad aver varato un’ordinanza per tutelare le rondini, con la volontà d’intervenire per la loro salvaguardia e permettere al volatile di ritrovare anno dopo anno il proprio nido sotto i tetti e i balconi di Fiesole.

 

È, infatti, abitudine delle rondini quella di ritornare allo stesso nido, condizione che favorisce la riproduzione. Il testo dell’ordinanza pone il divieto a chiunque di distruggere, rimuovere o danneggiare i nidi di rondine ad eccezione di casi di restauri o ristrutturazioni di fabbricati esclusivamente al di fuori del periodo di nidificazione (15 settembre - 15 febbraio) e ordina di rispettare gli stessi nidi provvedendo, dove possibile, alla loro tutela e protezione.

 

“Questa ordinanza contribuisce a portare avanti l’obiettivo della difesa degli animali molto sentito dall’Amministrazione comunale – spiega l’assessore all’Ambiente, Luciano Orsecci –. Le rondini sono diminuite anche a causa delle distruzione dei nidi, oltre che per i fertilizzanti agricoli e per la scarsità di insetti di cui si nutrono, vogliamo quindi arginare questo situazione”.

 

La rondine, oltre ad essere simbolo di area pulita, contribuisce, anche, alla riduzione di insetti molesti come zanzare e mosche poiché ha la capacità di catturare circa 20mila insetti al giorno per coppia nella stagione riproduttiva.

 

L’ordinanza in questione rispecchia la linea adottata dalle Associazioni ambientaliste, che ribadiscono il divieto di distruggere per qualsiasi motivo i nidi di rondine, violazione altrimenti punibile secondo il codice penale.