Firenze, 30 giugno 2010 - Infrastrutture e grandi opere, Firenze con Renzi sogna ma per ora poco stringe. Nel ridisegno della città secondo Renzi, c’è tutto quello che è sempre stato desiderato. L’eliminazione del traffico, prima di tutto. Per questo nel Piano strutturale, nel futuro della tramvia, sono previste sei linee destinate a decongestionare il traffico e a rivoluzionare la viabilità cittadina in termini di qualità dell’aria.
Un insieme di linee radiali che secondo il Piano dovrebbe sposarsi con il futuro passante urbano, ovvero della circonvallazione nord, il cosiddetto tubone (da realizzare per la maggior parte in sotterranea) che colleghi il viadotto di Varlungo con viale Guidoni, passando per Campo Marte, Statuto e viale Corsica. Poi il nodo dell’Alta velocità, con la stazione Foster e il sottoattraversamento. Dolori che Renzi avrebbe preferito evitare alla città, ma che se si dovranno fare dovranno portare a Firenze opere di compensazione adeguate ai sacrifici cui i cittadini saranno sottoposti in dieci ani di cantieri.
Non solo strade e collegamenti, anche se nei cento luoghi da risistemare di Renzi, ci sono i bypass del Galluzzo, quello di Mantignano-Ugnano e quello delle Cascine del Riccio: lavori imminenti che spettano alla Società Autostrade. Sul grande capitolo Castello, c’è l’accordo tra il sindaco e il governatore Regionale Rossi per dare priorità alla realizzazione del termovalorizzatore, del Parco della Piana e della seconda pista dell’aeroporto di Peretola.
Mentre non c’è accordo per altre costruzioni nell’area di proprietà Fondiaria-Sai: la realizzazione della Cittadella viola vede contrapposti Renzi e Rossi. Nel progetto del sindaco la Cittadella e il parco avrebbero a disposizione quaranta ettari in tutto, lungo la ferrovia e in prossimità della stazione di Castello, nell’angolo nord-est. Quaranta ettari sufficienti, secondo Palazzo Vecchio, ad accogliere il nuovo stadio, l’albergo e il resto degli edifici per le attività commerciali, per un totale di 60mila metri quadrati di nuove costruzioni. Nell’angolo sud-est che si affaccia sul viale XI Agosto, potrebbe aggiungersi anche un’altra ventina di ettari da destinare a impianti sportivi: campini o campi da tennis non è ancora stabilito. L’altra parte del parco, quella confinante con l’autostrada, sarebbe destinata all’espansione dell’aeroporto. Alla testa della pista che il sindaco vuole parallela all’A11, a parcheggi e agli altri servizi aeroportuali.
Quanto alle costruzioni, a Firenze, nei prossimi anni, ci saranno circa 300mila metri quadri di suolo su cui edificare ex novo, più una serie per ora non conteggiata di piani e interventi edilizi che hanno concluso il proprio iter ma non sono ancora realizzati. Il resto riguarda il recupero di un milione di metri quadri dei contenitori dismessi o in dismissione, cioè edifici da recuperare come l’ex Panificio militare, l’ex Manifattura Tabacchi, l’area ex Gover alle Piagge, l’ex Meccanotessile cui il sindaco ha dato priorità e ha battezzato per riqualificare la città.
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