Firenze, 26 luglio 2010 - La Toscana mette mano al salvadanaio e lo fa a sostegno delle donne, stanziando 2,7 milioni di euro in favore dell'occupazione femminile. Tra le misure previste, l'aumento degli incentivi all'assunzione delle donne over 30, una nuova indennità di formazione per le lavoratrici in condizioni di svantaggio - come, ad esempio, madri o in condizione di mobilità - nuovi contributi per le imprese che favoriscono l'utilizzo del part-time volontario, misure a sostegno dell' imprenditorialità femminile e l'elaborazione di un progetto per il riconoscimento dei titoli di studio maturati all'estero dalle donne immigrate.
L'iniziativa è stata presentata stamani a Firenze dall'assessore regionale al Lavoro Gianfranco Simoncini che, nell'occasione, ha firmato un 'patto' con i rappresentanti dei sindacati e delle istituzioni locali. ''Si tratta di un intervento indispensabile - ha spiegato - perché dalla crisi non si esce senza far ripartire l'occupazione femminile. Il lavoro delle donne è un motore essenziale per lo sviluppo e non è un caso se proprio le donne sono le prime vittime della crisi''.
Un "Giudizio positivo" al pacchetto di misure approntato dalla Regione arriva da Daniele Quiriconi, segretario regionale Cgil, con delega al mercato del Lavoro. ''Il protocollo sottoscritto oggi - dichiara - si inquadra in un percorso teso a ridurre le condizioni di svantaggio su cui regione e parti sociali sono da tempo impegnate".
Per Ciro Recce, segretario generale aggiunto di Cisl Toscana, "tra i tanti, positivi, interventi previsti, vanno sottolineate in particolare le misure a sostegno del part-time, ovviamente di quello volontario, che ha contribuito in modo forte a dare slancio all'occupazione femminile".
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