Firenze, 12 agosto 2010 - Una rosticceria in via Sant’Antonino chiusa immediatamente e un ristorante di via del Melarancio ai cui titolari sono state comunque contestati illeciti e irregolarità, con relative sanzioni, in entrambi i casi per il mancato rispetto delle normative igienico-sanitarie. E’ l’esito del controllo effettuato martedì pomeriggio dalla polizia annonaria alle dipendenze del vicecomandante dei vigili urbani, Antonella Manzione. Il controllo in San Lorenzo rientra tra i servizi — specificatamente disposti dal sindaco nei confronti degli esercizi dediti alla ristorazione o comunque alla somministrazione di cibi — avviati per cercare di riportare sotto controllo una situazione che rischia altrimenti di sfuggire di mano. Il controllo di ieri l’altro segue infatti di pochi giorni quello che ha portato, in via Faenza, alla chiusura di una pelletteria completamente abusiva, pure gestita da una cittadina cinese.
Ne seguiranno altri, di controlli, nei prossimi giorni, e saranno effettuati in modo congiunto da vigili e Asl. Perché il lavori in dispregio di ogni regola alimenta anche la concorrenza sleale. La polizia municipale ha dovuto chiudere la rosticceria perché gli agenti hanno scoperto che i locali erano assolutamente carenti dal punto di vista igienico: pavimenti e pareti sporchi, utensili in pessimo stato di manutenzione, fornelli unti e con residui di cibo e incrostazioni. Carni e pesce, poi, erano stati surgelati in proprio e conservati in maniera non conforme alle normative vigenti. E infine c’erano anche problemi per i servizi igienici riservati alle persone.
I vigili hanno informato il personale dell’Asl che ha disposto l’immediata misura interdittiva. Ai gestori della rosticceria, cinesi, sono state inoltre applicate le sanzioni del caso. Quanto al ristorante, cinese gestito da cinesi, ha evitato la chiusura, ma non le sanzioni. L’esito degli ultimi controlli ripropone in maneira forte il problema della completa inosservanza delle norme, almeno in più casi. Inosservanza già ampiamente documentata in altre realtà. A cominciare dalla singolare «usanza» di essiccare all’aperto carni e pesce di dubbia provenienza.
La «marea gialla» si è estesa in San Lorenzo che già ora assomiglia a una strada di Chinatown.
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