Firenze, 15 ottbre 2010 - Nonostante le gravissime condizioni in cui versa, Eva Bigalli trova la forza di domandare in continuazione al fratello Adamo se la madre Anna sia ancora viva. Entrambe le donne sono state accoltellate dal vicino di casa, Gioacchino Sereni: tragico epilogo di una relazione di vicinato avvelenata da litigi continui.
Anna Maria Lotti, 64 anni, è morta poche ore dopo l'aggressione, mentre la figlia Eva, psicologa quarantenne, lotta fra la vita e la morte. E' stata colpita al cuore da due coltellate: altri fendenti hanno raggiunto invece l'addome e leso altri organi. Ha perso molto sangue e tuttora, pur cosciente, le sue condizioni sono molto critiche; i medici attendono di capire come il suo fisico reagirà dopo l'intervento di urgenza che la donna ha superato nelle ore successive all'aggressione. Oggi è stata trasferita dall'ospedale di San Giovanni di Dio al reparto di cardiochirurgia dell'ospedale di Careggi.
Sereni, 75 anni, era stato condannato per stalking proprio la mattina precedente l'aggressione, dopo le ripetute minacce fatte alle vittime: motivo dei dissapori, l'abbaiare dei cani di proprietà delle due donne. Ora l'uomo si trova in carcere con l'accusa di omicidio colposo. Secondo quanto appreso, sul corpo di Anna Maria Lotti sarà eseguita l'autopsia. E' inoltre probabile che gli inquirenti vogliano ascoltare la moglie dell'omicida, che, in querele presentate dalle vicine contro l'uomo, compare accanto al marito mentre lo sostiene nelle minacce con proprie invettive.
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