Firenze, 25 novembre 2010 - L’INCASSO record che il Comune totalizzerà con le multe nel 2010 manda in bestia il sindaco. O meglio, a fare infuriare Matteo Renzi è «la strumentalizzazione che viene fatta dal peggiore centrodestra di questa città per commentare il dato».
Respinge duramente l’accusa di Firenze-multificio. Quel che non va giù a Renzi è il fatto che gli venga imputato di non aver mantenuto le promesse fatte in campagna elettorale e che la sua amministrazione torni a far cassa sui portafogli degli automobilisti fiorentini tartassati dai controlli. «Mi arrabbio perché non è così e non mi stancherò di ripeterlo — spiega il sindaco —. Le multe non sono aumentate rispetto agli anni precedenti, anzi, dati alla mano sono diminuite». Vediamo allora perché è cresciuto il totale dell’incasso. A spiegare i motivi è il comandante della polizia municipale Massimo Ancillotti: a far più male alle tasche dei cittadini in auto sono stati gli autovelox.
Per volere del prefetto è cresciuto il numero delle postazioni: sei unità in più per ragioni di sicurezza stradale che hanno fatto lievitare il numero delle contravvenzioni. Se compplessivamente, nel 2010 (da gennaio al 6 ottobre), sono state fatte 557mila 371 multe, circa 10mila in meno, rispetto allo stesso periodo del 2009, le sanzioni derivanti da sforamento di limite di velocità hanno fatto registrare un vero boom: sono state 100mila in più rispetto all’anno precedente. C’è un motivo: le postazioni autovelox sono state digitalizzate e scattano foto 24 ore su 24 senza sosta, mentre prima, ogni 200 foto i vigili dovevano passare a cambiare il rotolino cartaceo esaurito e capitava che per qualche giorno il totem sparamulte rimanesse cieco.
«Sono state elevate sanzioni più costose rispetto all’anno precedente, anche questo è uno dei motivi dell’aumento del totale incassato — spiega il comandante Ancillotti —. Tanto per fare un esempio capita che oltre settanta automobilisti in un mese sfreccino nel viale Etruria a 100 chilometri all’ora, un’infrazione pericolosissima che costa 500 euro».
Ma torniamo indietro alla furia del sindaco che se la prende, a braccetto con Ancillotti, anche con il coordinamento sindacale autonomo delle polizie locali che aveva confermato l’incremento del numero delle multe: «Se i sindacati vogliono far polemica hanno tutto il diritto di farla nelle sedi adatte — dice Renzi —, però non possono fornire dati inesatti».
Nel bilancio preventivo 2010 Renzi aveva inserito una previsione da multe di 42 milioni, poi nella verifica degli equilibri, a settembre, le multe avevano fatto lievitare il totale a 50 milioni e, ora, con la delibera di assestamento, sforano la cifra record mai raggiunta di 52 milioni. Il Pdl ha preso la palla al balzo per criticare duramente «il sistema Renzi di fare cassa, tradendo le promesse fatte in campagna elettorale».
Per la prima volta, negli ultimi anni, il Comune ricaverà dalle contravvenzioni 52 milioni di euro (più o meno, il totale reale si avrà solo a fine dicembre), dieci milioni in più rispetto all’anno precedente e un milione in più a confronto con la cifra più alta messa a bilancio dall’amministrazione Domenici, nel 2008.
«Non ho mai detto che non avremmo fatto più multe, ma tengo a precisare che non ho tradito nessuna promessa, semmai le ho rispettate tutte — dice Renzi che per mantenere la parola sta soffrendo le pene dell’inferno: domenica correrà la maratona di Firenze, anche se i suoi quadricipiti non sono d’accordo —.
Abbiamo detto stop ai vigilini per le stragi di contravvenzioni nelle zcs, abbiamo messo i semafori per segnalare i varchi accesi della ztl per non trarre in inganno gli automobilisti, abbiamo liberato la città dallo strumento di tortura della ganascia e la pulizia della strada con Sweepy-jet si sta allargando a macchi d’olio». Detto questo, il sindaco chiede più rigore ai fiorentini: «Per chi lascia il suv parcheggiato in curva bloccando il passaggio dell’autobus e creando code e disagi io sarei non solo per la multa, ma anche per il nocchino terapeutico».
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