Firenze, 24 gennaio 2011 - «PRIMA i lavori, poi la gabella». E’ netto il presidente della Provincia di Firenze, Andrea Barducci, sul pedaggio in Autopalio.
Un no secco e definitivo.
«Quella strada ha bisogno di un intervento radicale di adeguamento e messa in sicurezza: una ristrutturazione vera e propria. Attualmente si giustificherebbe male la richiesta di un pedaggio su una strada ridotta in quelle condizioni».
Lavori che spettano all’Anas. Dunque soldi statali.
«E’ una strada statale e il governo deve farsi carico dei lavori. La Provincia di Siena ha messo sul piatto circa 700mila euro per lavorare alla progettazione grazie al contributo della Fondazione Monte dei Paschi. Spero che sul versante fiorentino altre fondazioni facciano altrettanto, abbiano la stessa attenzione. Qualcosa si era già mosso da parte delle realtà territoriali. Ma è chiaro che l’intervento del governo dev’essere deciso a fronte di un impegno economico che supera i 650 milioni di euro».
Condivide l’idea del governatore Rossi di formule alternative per risarcire gli utenti, tipo lo ‘sconto’ sui prezzi dei carburanti?
«E’ una iniziativa importante, saggia e seria. Condivido soprattutto il fatto che Rossi abbia posto con forza la questione del sistema di viabilità regionale, nel quale c’è anche la Fi-Pi-Li e la Due Mari che dev’essere completata. Bene anche la riflessione che sul pedaggiamento si tutelino pendolari e abitanti. Ritengo inaccettabile il ragionamento del governo: se non c’è pedaggio non ci sono soldi e dunque non c’è la ristrutturazione. Non vorrei che, come nelle peggiori tradizioni italiane, si mettesse il pedaggio e il restauro non si facesse mai».
Però se arriva la legge, ci sarà un obbligo di adeguamento.
«Le leggi si approvano. Quindi come si fanno si possono smontare. Spero che Tremonti non insista a massacrare questo Paese senza che nessuno lo fermi».
E il 12 ci sarà la manifestazione anti pedaggio.
«Con il presidente della Provincia di Siena condivido l’impostazione e l’idea della manifestazione. Andremo in camper da Siena al casello di Firenze Certosa. A ogni uscita incontreremo i sindaci dei Comuni coinvolti dal passaggio dell’Autopalio. Speriamo che si vogliano unire i sindaci di Siena e Firenze».
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