Firenze, 9 febbraio 2011 - Sul caso del Multiplex di Novoli la decisione spetta alla conferenza dei servizi. Questa, in sintesi, la posizione del gruppo del Pd regionale sul tema del cinema, espressa oggi dal capogruppo Vittorio Bugli in una conferenza stampa. Presenti anche i consiglieri Pd Nicola Danti, Daniela Lastri e Gianluca Parrini, Caterina Bini, Pier Paolo Tognocchi e Enzo Brogi.
''Le risposte al problema sono quelle previste dal Testo unico sulla cultura - spiegato Bugli - che destina alla conferenza dei servizi il compito di valutare e applicare gli indicatori regionali. E' lo strumento più adatto perché coinvolge tutti i soggetti interessati e lascia ai Comuni la competenza della decisione finale sul se e sul come aprire le nuove sale, e affinché queste non diventino dei non luoghi''.
Quello della distanza fra le sale sarebbe un parametro rigido, sottolineano inoltre i consiglieri, che pongono il problema dei fondi: per sostenere il cinema toscano - sostiene il Pd - servono 5 milioni di euro di risorse: ''Il tema delle distanze tra i cinema e' un aspetto - ha spiegato Bugli - che non affronta il problema complessivo della crisi e della chiusura delle sale cinematografiche, anzi complica le cose affidando a una norma rigida tutta la programmazione sulle aperture che finirebbe per colpire tutto e tutti''. Il capogruppo ha ricordato come ''il nostro rapporto con le politiche per il cinema e' ben diverso da come qualcuno vorrebbe farlo apparire. Abbiamo sempre cercato di mantenere la discussione ed il nostro lavoro sui binari della correttezza istituzionale, senza l'assillo delle polemiche contingenti e dell'enfatizzazione di casi specifici''.
Quanto al rapporto con le altre forze della coalizione, per Bugli ''in questi mesi c'è stata una forte coesione della maggioranza e noi a questo teniamo. Non vogliamo scalfire questo prezioso lavoro e rapporto su un tema importante ma non certo principale come quello del cinema''.
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