Firenze, 14 febbraio 2011 - La giunta regionale della Toscana ha adottato la variante al Piano di indirizzo territoriale (Pit), che riguarda anche l'area dell'aeroporto di Firenze, prevedendo lo sviluppo dello scalo fiorentino, con due ipotesi per la nuova pista, ma anche, come compensazione, la realizzazione del Parco della piana.

 

La notizia è stata annunciata dal presidente della Regione Enrico Rossi. Le due ipotesi previste sono di allungamento dell'attuale pista o di realizzarne una nuova, parallela all'autostrada.

 


La variante al Pit dovrà passare all'esame del Consiglio regionale. ''E' una variante - ha detto Rossi - che non è solo relativa all'aeroporto. Perimetriamo il parco della Piana, di cui si discute da qualche decennio, un grande polmone nel cuore dell'area metropolitana della Toscana, di oltre 7 mila ettari, in cui non ci saranno piu' lottizzazioni, edificazioni, ma un uso complessivamente basato sull'idea di mantenere la situazione senza compromettere i terreni intonsi''.

 


''Allo stesso tempo - ha aggiunto - confermiamo la lottizzazione di Fondiaria Sai che prevedeva ottanta ettari di parco''. Rossi ha spiegato che per quanto riguarda l'aeroporto ''prevediamo la qualificazione e lo sviluppo dello scalo attraverso l'ipotesi di allungamento dell'attuale pista o la costruzione di una nuova pista parallela all'autostrada'' (sulla quale bisognera' intervenire in ogni caso interrandola o con sopraelevata), arrivando in entrambi i casi a una pista di circa 2 chilometri. L'attuale pista è di circa 1,4 km. ''La decisione poi su come investire i soldi - ha precisato Rossi - spetta alla societa' di gestione dell'aeroporto''.

 


Il presidente Rossi ha inoltre confermato l'obiettivo di acquisire quote della società di gestione dell'aeroporto di Firenze e di procedere nell'integrazione tra gli scali di Firenze e di Pisa. ''Confermiamo - ha ribadito - il nostro obiettivo di avere una regione protagonista della società Aeroporto di Firenze e di procedere nelle forme adeguate alla fusione dei due aeroporti. E' un fattore cruciale che permette alla Toscana di presentarsi come terzo polo aeroportuale d'Italia. E' utile la società unica per evitare un'inutile concorrenza''. Rossi ha poi assicurato che l'acquisizione delle quote avverrà ''prima possibile'', confermando anche contatti con il sindaco di Torino Sergio Chiamparino per l'eventuale cessione delle quote di Adf in mano all'aeroporto di Torino.


 

In merito all'approvazione da parte della Giunta della variante integrativa al Pit, relativa al Parco della piana e alla qualificazione dell'aeroporto, l'assessore al governo del territorio Anna Marson ha dichiarato che si tratta di ''un progetto che valorizza l'intera area metropolitana Firenze-Prato e che consentira' in futuro di qualificare le urbanizzazioni che si affacciano sulla Piana come nuovo fronte urbano. Il futuro dell'area metropolitana passa di qui''.

 


''Nella variante - ha detto l'assessore - viene individuato un 'areale di salvaguardia' per il progetto del parco agricolo della piana, e una seconda area di salvaguardia dove si possono collocare due ipotesi di pista, l'allungamento di quella esistente o la costruzione della pista in direzione Firenze-Prato. Nell'ambito della valutazione ambientale strategica abbiamo evidenziato i pro e i contro delle due soluzioni dal punto di vista ambientale e formulato delle prescrizioni. Tali prescrizioni - ha evidenziato - dovranno essere tenute in considerazione dal gestore dell'aeroporto per procedere a presentare un nuovo progetto di qualificazione dello scalo fiorentino''. In merito agli oltre 7 mila ettari di Parco ''non si tratta di terreni da espropriare - ha spiegato Marson -, ma di un insieme di aree individuate attraverso l'azione di tutti gli otto comuni della piana, che comprendono sia parti gia' destinate a funzioni ambientali, come i Sir, o a fruizione pubblica come il parco di Castello, che aree agricole da mantenere e qualificare come tali per migliorare la vivibilita' e 'nutrire' la piana''.