Firenze, 13 marzo 2011 - Il sindaco Matteo Renzi ha, sul suo profilo Facebook, ha manifestato l'intenzione di andare in Giappone. ''Il Governo dice che non prevede evacuazioni e dunque si va avanti. Il Maggio ha fatto una prima strepitosa ed emozionante con la guida di Mehta - ha scritto Renzi su Facebook - Se qualcuno vuole tornare indietro rispettiamo la scelta. Ma giovedi' io parto per Tokyo, per stare vicino ai professionisti del Maggio, che stanno seminando speranza con il linguaggio universale della musica''.
Intanto, a Tokyo, dove e' piena notte, si e' tenuta un'assemblea-fiume in albergo dei musicisti e dei tecnici del Maggio Musicale Fiorentino - 300 persone - per discutere con la soprintendente Francesca Colombo se proseguire il programma in Giappone o interrompere tutto e rimpatriare, considerati il rischio sismico ancora in atto, con previsioni di forti scosse di assestamento, e il rischio nucleare, pur ancora allo stato potenziale per l'area della capitale nipponica.
''E' stato ribadito in assemblea, come gia' detto in precedenza, che tutte le autorita' italiane, dall'ambasciata, al sindaco Renzi, al ministero - si spiega dall'ufficio stampa del Maggio - ci dicono che qualora la situazione non fosse piu' di sicurezza verremmo rimpatriati''.
L'assemblea e' stata convocata in modo spontaneo dai lavoratori del Maggio e in una prima fase sembrava che si dovesse mettere ai voti la decisione, cosa che poi non risulta sia stata fatta. Colombo ha risposto alle
domande, fra cui quella relativa al fatto che la Francia ha consigliato ai suoi connazionali di lasciare il Giappone.
''Questa posizione della Francia - si spiega ancora dal Maggio - ha provocato, prima dell'assemblea dei lavoratori, una nuova riunione in cui la soprintendente si e' consultata con l'ambasciatore italiano per chiarire la situazione. Ma anche in questa circostanza e' stato ribadito che i documenti ufficiali dimostrano che qui a Tokyo ogni rischio e' sotto controllo''.
Nonostante le rassicurazioni ufficiali, sale l'apprensione a Firenze tra i familiari del personale del Maggio: i contatti telefonici sono continui e numerose sono le perplessita' sull'opportunita' di proseguire il programma.
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