Firenze, 29 marzo 2011 - MILLE GIORNI sono quelli che possono bastare per confezionare la linea 2 della tramvia. Ottanta quelli che — alla fine — correranno fra la consegna ultima dei lavori e la scadenza del primo mandato elettorale della giunta Renzi. Insomma sarà una bella corsa contro il tempo quella che da lunedì 2 maggio e per 36 mesi filati vedrà impegnata la macchina comunale. La ‘gara’ per la seconda linea della tramvia è, in assoluto, quella che Renzi non può proprio perdere. Anche perchè — lo ha ripetuto anche ieri — nel 2014 è deciso a ricandidarsi per il suo secondo mandato a Palazzo Vecchio.
Il 2 maggio, quindi, via ai lavori. Il primo cantiere sarà aperto in fondo a viale Guidoni, praticamente all’aeroporto, stazione di partenza dei binari. Poi la linea sottopasserà la direttrice ferroviaria Firenze - Pisa e si innesterà su via di Novoli. Superata la rotatoria di viale Forlanini, su un viadotto, e il Mugnone, percorrerà via Buonsignori e via Gordigiani, per proseguire lungo l’argine del Mugnone ed entrare nell’area servizi della nuova stazione Alta Velocità. Uscita nel viale Belfiore, passando attraverso l’edificio del Mazzoni. Imboccherà quindi via Guido Monaco e, percorrendo via Alamanni, si ricongiungerà con la linea 1 alla fermata della stazione.
Tre anni di lavori. Non 24 ore su 24 perchè — ha spiegato il sindaco — «abbiamo verificato che per questo tipo di cantieri non è la soluzione migliore». Ma i turni saranno comunque serrati. «Siamo pronti a stare con il fiato sul collo alle ditte che eseguiranno i lavori — ha detto Renzi — abbiamo approvato in giunta i progetti per la linea 2 e se in 6 giorni i giapponesi rifanno un’autostrada, credo che in 36 mesi le aziende incaricate dei lavori possano riuscire abbastanza agevolmente a rispettare la prescrizione che abbiamo fissato e fare la linea 2 in 1000 giorni». Se le imprese finiranno in tempo — è stato spiegato «scatterà un meccanismo premiante, se ci metteranno di più, ne scatterà uno sanzionatorio». Più chiaro di così ... Ma la giunta ieri ha approvato anche la linea 3 (costo globale delle due linee che saranno realizzate con un project financing, 306 milioni di euro) per la quale, invece, non ci sono ancora né tempi, né programmi certi. I dubbi da sviogliere per far arrivare i binari da Careggi alla Stazione di Santa Maria Novella sono ancora parecchi.
«Credo sia importante fare una verifica tecnica su quello che ancora manca — ha detto Renzi — non tutti i documenti sono a posto e in regola». A preoccupare il sindaco c’è il passaggio da piazza Dalmazia per il quale i tecnici hanno già richiesto la progettazione di un passaggio alternativo attraverso l’area Enel parallela a via Corridoni. E poi ci sono i problemi legati alla contemporanea apertura dei cantieri per la linea 2 e 3, oltre a quelli per la costruzione dell’alta velocità ferroviaria stazione Foster compresa. Renzi ha chiesto un dettagliato piano per la riorganizzazione del traffico cittadino.
E poi c’è il passaggio dallo Statuto. L’attuale soluzione, il sindaco non ne ha mai fatto mistero, non lo convince e sta ancora cercando una via d’uscita alternativa.
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