Firenze, 12 aprile 2010 - Un presidio sotto il Consiglio regionale. E' lo strumento usato dai lavoratori e i giornalisti della emittente televisiva fiorentina Canale 10 per chiedere ''garanzie per il loro futuro'' e sostegno delle istituzioni rispetto a ''una situazione pesantissima'' in cui il ''nuovo editore da mesi non paga gli stipendi''.

L'iniziativa rientra nell'ambito di sette giorni di sciopero indetti dai lavoratori per protestare contro il nuovo editore, la Iasu Ltd rappresentata da Gennaro Ruggiero. ''Chiediamo garanzie per il nostro futuro - hanno spiegato i lavoratori - il nuovo editore, arrivato il primo febbraio, aveva promesso il rilancio della tv e dell'occupazione. Questo non è successo, la situazione e' addirittura peggiorata e da due mesi non riceviamo gli stipendi''.


Secondo Nazzareno Bisogni dell'Ast "non pagare gli stipendi non è un fatto secondario. Chi lavora deve essere pagato. A Canale 10 c'è una situazione pesantissima con un nuovo editore che promette le cose e poi non le mantiene". Il 19 aprile, è stato spiegato, l'assessore regionale al lavoro Gianfranco Simoncini dovrebbe incontrare il nuovo editore per discutere della situazione dell'emittente.


La settimana scorsa si è dimesso il direttore di Canale 10 Umberto Cecchi, con una lettera nella quale spiegava che la situazione all'interno dell'emittente è ormai ''insostenibile e non presenta più alcuna possibilita' di mediazione''. In una nota i consiglieri regionali del Pd Vittorio Bugli (capogruppo) e Enzo Brogi sottolineano che ''sono ormai quasi due anni che i lavoratori di Canale 10 fronteggiano una situazione di grande difficoltà e ad oggi la condizione dell'emittente è ancora piu' grave. Abbiamo partecipato al presidio per portare la nostra solidarietà e quella del gruppo Pd ai lavoratori che ormai vedono con sempre piu' grande preoccupazione al loro futuro''.