Firenze, 11 giugno 2011 - Susanna Camusso, leader della Cgil, è a Firenze per un convegno sui modelli economici organizzato da Unicoop Firenze. In questa occasione ha trattato vari temi e problematiche nazionali.
RIFORMA FISCALE E CRISI ECONOMICA
''E' dal 1994 che l'attuale presidente del Consiglio annuncia la riforma fiscale. Quando ci saranno gli elementi la giudicheremo''. Cosi' Susanna Camusso ha giudicato l'annuncio della riforma fiscale del governo.
Parlando a margine del convegno il segretario ha spiegato che è evidente ''che la riforma, per essere considerata tale, deve spostare dove si fa la tassazione: non puo' essere - ha proseguito - un generico annuncio''.
A proposito della crisi secondo la Camusso il governo l'ha negata a lungo ''e negandolo ha determinato una stagnazione dentro la crisi generale del nostro Paese''. Per la leader della Cgil il governo Berlusconi ha fatto questo perche' cosi' ''pensava di potersi rappresentare meglio. La verita' e' che ha peggiorato le condizioni - ha concluso - e soprattutto ha scaricato sui lavoratori le conseguenze della crisi''.
In Toscana "il territorio è investito dalla crisi come tutto il Paese", ma "qui si cerca di fare una politica che affronti almeno l'emergenza". "Penso ad esempio - ha spiegato la Camusso- alle politiche fatte dalla Regione, agli accordi che ci sono sugli stage e per i giovani contro la precarieta', che sono provvedimenti positivi".
LA VERTENZA FINCANTIERI
"Ancora una volta il presidente della Repubblica ha mostrato una straordinaria attenzione al lavoro e alla soluzione dei problemi concreti. E' un sostegno importante ai lavoratori, ma anche un messaggio al governo che quella vertenza va affrontata, e vanno trovate soluzioni positive". La Camusso ha risposto così ai giornalisti che le domandavano un commento sulle parole pronunciate ieri dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano sulla vertenza Fincantieri.
"L'ITALIA NON E' UN PAESE PER GIOVANI"
"Che l'Italia non sia un paese per giovani ce lo dicono gli stessi giovani che pensano di non avere un futuro. Dopodiché non mi pare una grande idea, per dare un futuro ai giovani, dire che si lavora fino a 70 anni". Con queste parole il segretario generale della Cgil ha risposto ai giornalisti che le domandavano un commento sulle parole del presidente dei Giovani industriali Jacopo Morelli che ieri ha affermato che l'Italia non è un paese per giovani.
IL COMMENTO SUI DATI DI BANKITALIA
Non e' vero che sono aumentati gli stipendi dei lavoratori pubblici ''forse sono cresciute le disparita' nelle retribuzioni, come e' accaduto nel privato''. Susanna Camusso commenta cosi' i dati di Bankitalia sugli stipendi dei lavoratori pubblici secondo i quali le retribuzioni reali nel settore sono cresciute piu' velocemente che nel privato. La Camusso spiega che esiste l'idea ''che certi posti di direzione guadagnano fino a 1.500 volte quanto guadagna un lavoratore: non sono le retribuzioni aumentate ma la disuguaglianza''. E secondo la leader della Cgil per capire che la ricerca di Bankitalia e' in qualche modo non corrispondente al vero ''basta che chiediamo a un infermiere o un insegnante - ha concluso - e verifichiamo che retribuzioni hanno''.
TREMONTI: "Si puo' fare una riforma fiscale in deficit" LA CAMUSSO RISPONDE
Al ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, che da Santa Margherita Ligure dice che non si puo' fare una riforma fiscale in deficit, risponde subito da Firenze la segretaria generale della Cgil Camusso che spiega a Tremonti ''che si puo' fare la riforma fiscale nell'ottica di una giustizia distributiva anche senza farla in deficit''. Secondo Camusso, ''quando si cerca consenso si promette la riforma fiscale, quando si governa la si nega''.
LA CGIL E' D'ACCORDO CON LA PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA
La Cgil è d'accordo con la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia sull'idea di ridurre le tasse anche alle imprese, ma solo se ''parliamo di investimenti e attivita' produttive''. Susanna Camusso ha commentato la dichiarazione della Marcegaglia al convegno di Santa Margherita Ligure. ''Se l'idea e' che invece bisogna difendere redditi e patrimoni immobiliari - ha concluso Camusso - non siamo d'accordo''.
PRECARIATO
La Camusso risponde a Emma Marcegaglia. "Risolvere il problema del precariato vuol dire cancellare tutte le norme che oggi permettono il lavoro precario e la moltiplicazione delle tipologie contrattuali, e ridare certezza nelle relazioni".
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