Firenze, 22 luglio - UNA DANNATA sfortuna. Claudio Pierini, dipendente Unicoop di 52 anni, ha perso la vita ieri mattina per lo schiacciamento del torace riportato in un incidente mentre era alla guida di un muletto. L’uomo, che lavorava nei magazzini di approvvigionamento di via dei Pratoni a Scandicci, stava effettuando delle manovre nel reparto profumeria del grande centro di stoccaggio. In base a una prima ricostruzione dei carabinieri e degli addetti della sicurezza sul lavoro dell’Azienda sanitaria, l’operaio 52enne non si sarebbe accorto di una chiazza oleosa (causata dallo sversamento di un flacone di olio di mandorle, secondo i rappresentanti della Rsu) che si trovava sul pavimento. Nel percorrere quel tratto col muletto avrebbe perso il controllo del mezzo, finendo contro una scaffalatura. Il colpo è stato tremendo, tanto che Claudio Pierini ha rotto lo sterzo con il petto.
Immediatamente si è accasciato a terra; i colleghi hanno chiamato il 118, che ha inviato sul posto un’ambulanza dell’Humanitas di Scandicci. All’inizio l’uomo era cosciente poi — probabilmente per i vasti traumi interni riportati — ha perso conoscenza andando in arresto cardiorespiratorio. Non c’è stato niente da fare. Sul posto i carabinieri della compagnia di Scandicci e della stazione di Badia a Settimo, gli uomini del dipartimento della Asl per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Il magistrato ha disposto l’autopsia sul corpo dell’operaio 52enne. In una nota «L’Unicoop Firenze si stringe attorno alla famiglia a cui esprime tutta la sua vicinanza e il proprio dolore per quanto accaduto. La cooperativa ha indetto, in occasione dei funerali, un lutto che coinvolgerà tutti i 104 punti di vendita come segno di vicinanza e partecipazione al dolore per la scomparsa di un proprio dipendente. È il primo incidente mortale che colpisce un dipendente dell’Unicoop Firenze sul lavoro. Anche perché l’attenzione ai problemi della sicurezza nelle diverse sedi è un impegno quotidiano della cooperativa».
MA per i rappresentanti sindacali, che sono arrivati in via dei Pratoni subito dopo la morte del lavoratore, forse era una tragedia che si poteva evitare. «Il magazzino dove è successo il fatto — ha detto Barbara Orlandi della Filcams Cgil — è stato riaperto da una decina di giorni dopo una ristrutturazione per ospitare il reparto profumeria. Nella prossima settimana si dovevano fare tutte le verifiche con un sopralluogo dai Responsabili per la sicurezza dei lavoratori. E purtroppo si è verificata questa tragedia». «Claudio era un addetto alle pulizie — dicono Luca Ielatro, Gabriele Rinaldi e Alessandro Zanieri della Rsu — lavorava per levare i residui degli imballaggi con carrelli di prelievo che hanno il motore davanti, sterzo a timone e pale sul retro. In questo magazzino abbiamo rilevato spazi stretti, la via di fuga era veramente corta e la scaffalatura che ha causato la morte del collega era ad altezza torace. Certo il sopralluogo a lavori avviati che avevamo fissato per la prossima settimana avrebbe evitato dei rischi, ma ormai è troppo tardi».
SARÀ la Asl ad accertare se le strutture così come allestite siano conformi alle norme sulla sicurezza e se il lavoratore, che aveva prescrizioni all’attività per motivi di salute, fosse abilitato alla guida del muletto. In via dei Pratoni è arrivato l’assessore allo sviluppo economico del comune di Scandicci, Andrea Giorgi, che ha espresso cordoglio ai lavoratori e alla famiglia per quanto avvenuto. Cordoglio è arrivato anche dal capogruppo Pdl, Batistini, dall’assessore provinciale al lavoro Elisa Simoni e dal consigliere Andrea Calò. Ieri i lavoratori si sono fermati dopo l’incidente. Oggi sciopereranno tutta la giornata, mentre per un’ora a fine turno, in segno di solidarietà, si fermeranno anche tutti i dipendenti dei punti vendita di Unicoop, che ha indetto il lutto in tutti e 104 punti vendita della rete nel giorno dei funerali di Claudio Perini.
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