Firenze, 24 luglio 2011 - QUELL’ULTIMA frase scritta sulla bacheca di Facebook «I love Ktm 690 smr!!!» suona ora solo beffarda. Andrea Taccetti, 19 anni, studente del liceo artistico Leon Battista Alberti, l’ha scritta sul social network solo qualche istante prima di salire in sella alla sua Ktm e perdere la vita contro un’auto che — secondo i primi accertamenti — gli ha tagliato la strada a pochi metri da casa. Quella moto, i genitori gliel’avevano regalata una settimana fa, per soddisfare la sua grande passione per le due ruote.

 

«Moto c’è! Foglio rosa c’è! Ora va solo guidata» scriveva Andrea il 18 luglio sulla bacheca di facebook. Ma, per una tragica fatalità, proprio guidarla gli è costato la vita. «Proprio un amore grande — scrive un’amica sul social network commentando la passione del ragazzo per le due ruote — e su quella moto ci hai lasciati... tutti lì... tutti a guardarti mentre sfrecciavi via, lontano da noi... Come faremo adesso senza il tuo sorriso?».

 


«CIAO RAGAZZACCIO — dice un altro messaggio — come ti piaceva quella moto. Ne eri fiero e orgoglioso! Avevi gli occhi felici di un bambino. Già perché in fondo quell’aria sbarazzina ce l’avevi ancora. E ora sono qui e non mi capacito di come quella cosa che ti piaceva da matti ti abbia portato via da noi! Sappi che per me come per tutti tu sarai sempre vivo».

 


ANDREA TACCETTI aveva appena concluso il quarto anno al liceo artistico e a settembre sarebbe entrato in quinta. Era un ragazzo dolce, un carattere alla mano, sempre disponibile, si faceva voler bene da tutti. Oltre alla moto, aveva un’altra grande passione: quella per il basket. Fin da piccolo aveva giocato con la Team Nova di Lastra a Signa e tanti, fra i suoi storici compagni di partite e trasferte, sono rimasti ieri agghiacciati alla notizia della sua morte. «La scomparsa di Andrea ci lascia distrutti — spiegano i dirigenti della squadra — lo abbiamo visto crescere ed era un ragazzo straordinario. Non ci sono parole per esprimere il nostro dolore».

 


«RICORDERÒ sempre gli anni di basket insieme, la tua risata contagiosa, la tua vitalità — scrive un amico su Facebook —. Niente ti abbatteva, eri sempre per terra a basket, ma non ti facevi mai niente, sembravi di gomma. Sei stato un amico vero e il ricordo del tuo sorriso non mi abbandonerà mai». «Andre, non puoi abbandonarci così — prosegue un altro — avrei voluto passare altri mille infiniti momenti con te. Mi facevi fare delle risate stupende. Abbiamo festeggiato il compleanno più importante, il 18º! Eri un grande ragazzo che ancora doveva fare tanto. Addio amicone!».

 


LA NOTIZIA dell’incidente di venerdì sera ha sconvolto la comunità di Lastra a Signa dove, proprio la notte precedente, era avvenuto un altro incidente mortale, nel quale ha perso la vita Giancarlo Frigenti, 54 anni, di Montelupo Fiorentino. In tanti si sono stretti intorno alla famiglia di Andrea, che gestisce un negozio di oreficeria in via Diaz, a Lastra, e che è sempre stata protagonista della vita sociale e sportiva del paese.

 


PROPRIO i genitori e la sorella sono stati i primi ad arrivare nel luogo dell’incidente. Un dolore infinito, lì su quella striscia d’asfalto, a sperare fino all’ultimo in un miracolo. Ma per Andrea, purtroppo, non c’è stato nulla da fare.