Firenze, 5 agosto 2011 - Il sindaco di Firenze Matteo Renzi e' stato condannato in primo grado dalla Corte dei conti della Toscana. Il procedimento si riferisce al periodo in cui Renzi era presidente della Provincia di Firenze e riguarda il danno erariale per l'inquadramento contrattuale di alcuni assunti a tempo determinato. La procura contabile aveva contestato alla ex giunta provinciale - presidente e assessori - un danno di 2 milioni e 155 mila euro. In fase di giudizio, la cifra e' stata ridotta a circa 50 mila euro. Di questi, circa 14 mila sono a carico di Renzi e mille a carico dell'attuale presidente della Provincia, all'epoca vicepresidente, Andrea Barducci. Condannati anche ex assessori e funzionari. In base a quanto si apprende, le contestazioni mosse a Renzi riguarderebbero la categoria di inquadramento e la mancanza di laurea di 4 segretarie del suo staff, contrattualizzate con la categoria D invece che C.
Sono 21 le persone condannate dalla Corte dei conti della Toscana nell'ambito dell'inchiesta sull'ex giunta provinciale. Gli indagati erano trenta. In base a quanto si apprende, la sentenza sara' depositata all'inizio della prossima settimana. Fra i condannati ci sarebbe una buona quota della ex giunta provinciale, che era composta anche da Mauro Romanelli (ora consigliere regionale di Fds-Verdi), Stefania Saccardi (Pd, attuale assessore comunale) Tiziano Lepri (Pd, attuale assessore provinciale). Oltre ai 14 mila euro richiesti a Renzi,
le altre cifra oscillano dai 200 ai 3.000 euro. Il totale e' di 50 mila euro.
L'indagine si riferisce al periodo 2004-2009 e inizio' da un esposto anonimo che riguardava una nomina nello staff di Renzi. Secondo la procura, alcune delle persone assunte non erano in possesso dei requisiti richiesti, come la laurea, oppure erano 'doppioni' rispetto a figure professionali gia' presenti in Provincia. In base a quanto appreso, i giudici si sarebbero soffermati soprattutto sui livelli di inquadramento degli assunti, superiori, secondo i magistrati, a quelli che sarebbero spettati loro.
Fra le eccezioni della difesa che sarebbero state accolte c'e' quella che riguarda il lavoro svolto dagli assunti: secondo la difesa, i giudici avrebbero dovuto tenere conto delle utilita' che ne sono derivate alla Provincia, in modo da determinare una diminuzione del danno indicato dalla procura. Le difese hanno sempre sottolineato come fra gli assunti non ci fossero parenti o amici, ma persone scelte seguendo le norme e in base ai loro status professionali e curriculum.
Quella della procura della Corte dei Conti era ''una ricostruzione fantasiosa e originale''. Lo dimostra il fatto che dalla richiesta di ''oltre due milioni di euro'' si e' arrivati a una condanna che ''ribalta totalmente l'impostazione della procura'' visto che siamo passati a ''meno di cinquantamila euro. Ma non ci basta e faremo appello''. E' quanto spiega il sindaco di Firenze, Matteo Renzi, commentando la sentenza con cui la corte dei Conti lo ha condannato a un risarcimento di danno erariale.
''Tra il 2004 e il 2009 - ricorda Renzi - la Provincia ha fatto risparmiare i cittadini e ha visto un significativo dimagrimento dei costi della macchina amministrativa. Le tasse provinciali sono state ridotte,
un caso piu' unico che raro di diminuzione della fiscalita'. Nello stesso periodo il personale della Provincia e' diminuito da 929 a 903 persone, con il dimezzamento secco del numero dei dirigenti''. ''Da quello che possiamo capire - ha spiegato - le contestazioni riguardano la categoria di inquadramento di quattro persone nello staff, assunte a tempo determinato''. ''Se poi un dirigente ha sbagliato l'inquadramento - conclude - ce ne assumeremo tutte le responsabilita', anche se e' veramente difficile accettare l'idea che siano gli amministratori e non eventualmente i funzionari i responsabili di erronee impostazioni contrattuali, questione puramente tecnica''.
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