Firenze, 1 settembre 2011 - I PENDOLARI tornano ad affrontare sovraffollamento, ritardi, disagi, temperature bollenti o polari a seconda della stagione. Ma, si sa, in situazioni di emergenza nasce solidarietà. Anche per questo i pendolari del Mugello e della linea Faentina (ma la Via Pontassieve risente di simili disagi), organizzati nel Comitato Pendolari “Mugello, attaccati al Treno” hanno dato vita alla campagna ‘Segnala Dai’, in cui si invitano tutti i pendolari a rendere note le situazioni critiche sulla linea al numero verde (800. 570. 530) e alla mail [email protected]) della Regione. Ed ecco, con il loro aiuto, una ‘mappa’ del disagio che ci aspetta al rientro.
RITARDI: nei mesi scorsi (tra i peggiori giugno e luglio), l’indice di ritardo calcolato dalla Regione Toscana ha superato spesso il valore di 4,2 (la soglia per i rimborsi). Tanto che la Regione ha deciso di aumentare per i mesi di giugno e luglio e per le linee Via Vaglia e Via Pontassieve, l’importo del rimborso (50% del prezzo dell’abbonamento invece del 20%). Restano sempre esclusi dal rimborso gli abbonati Pegaso, per i quali il Comitato ha deciso di scrivere al difensore civico.
Gli orari più critici sono quelli dei treni che, la mattina, dal Mugello portano a Firenze. Uno dei peggiori: il convoglio delle 8.32 da Borgo San Lorenzo a Firenze, che soffre di problemi di puntualità e di sovraffollamento.
Ma anche quello delle 7.23, sulla stessa tratta: i pendolari hanno ormai avvisato sul posto di lavoro. E’ relativa a questo convoglio, ad esempio, una delle ultime segnalazioni, che data martedì 30 agosto: «Ieri mattina il treno delle 7.23 con ritardo di circa 25 minuti, stamattina previsto un ritardo di 40 minuti, abbiamo preferito di prendere la macchina...».
E ancora: «Segnalato ritardo più di 20 minuti sul treno delle 8.01 da Borgo per Firenze Campo Marte». E anche la sera, per il rientro, non va molto meglio. In particolare sembra essere difficile la situazione del convoglio per Borgo San Lorenzo delle 19.40. Solo negli ultimi giorni, ci sono due segnalazioni: 25 minuti e più di mezz’ora di ritardo.
SOVRAFFOLLAMENTO: altro problema cronico dei pendolari del Mugello, si riscontra soprattutto nelle fasce orarie della mattina. Si registra sia sui vecchi convogli Aln-668 sia, ironia della sorte, sia e soprattutto sui nuovi treni Minuetto (con minore capienza). In questo caso a maggior rischio pare essere il treno che parte alle 6.50 da Borgo. Che, nei mesi scorsi, è spesso partito con un solo vagone e che, alla stazione di San Piero a Sieve era già stracolmo. Ma il sovraffollamento è sempre in agguato: «Quando ci sono le gite e una comitiva sale ad esempio a Faenza — racconta una ragazza — a Borgo i treni sono già pieni e per noi che andiamo a lavoro o a scuola non c’è più posto».
GUASTI: altro problema. Se si escludono i Minuetto (che non possono essere impiegati nelle tratte più frequentate) il materiale rotabile è costituito dagli Aln-668, modello messo in produzione negli anni ’50 e restaurato negli anni ‘70. Nei mesi scorsi le segnalazioni per convogli fermi non si sono contate: porte che non si aprono, locomotori guasti, principi di incendio. A tutto questo si sommano le rivendicazioni che ormai da anni caratterizzano la linea. Come i fondi per l’elettrificazione: quei miliardi di lire stanziati nel 1995 e destinati ora, pare, a un progetto di interconnessione della Faentina con la linea Alta Velocità. Ma questa è un’altra storia...
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