Firenze, 25 ottobre 2011 - Ennesima ospitata tv per il sindaco di Firenze Matteo Renzi, che su Sky (ma anche sulla sua pagina Facebook) ha detto la sua sulle pensioni: ''Sono mesi che al Governo fanno melina, ma adesso siamo al punto di non ritorno. Cambiare in nome dell'equità e della giustizia le regole delle pensioni si può fare. Ma nel pacchetto ci deve essere a tutti i costi l'abolizione di qualsiasi vitalizio per i politici. Un Parlamento che legifera sulle pensioni degli altri - aggiunge Renzi - tenendosi stretti i propri privilegi sarebbe inaccettabile''.

 

E sulla Leopolda Renzi ha precisato di non voler ospitare 'brontosauri' . Così come non vuole parlare di alleanze o candidare qualcuno alle primarie, ma "candidare idee al governo". Il sindaco di Firenze lo ha
chiarito nell'ultima newsletter in vista del 'big-bang' del prossimo fine settimana a Firenze. Lunghissima la lista degli invitati, intellettuali, giovani amministratori e politici, anche di lungo corso, tra cui Arturo Parisi, Sergio
Chiamparino e Graziano Delrio.

 

Il Pd che vorrei... "vuole vincere perché si è stufato di partecipare". Parola di Matteo Renzi, che sul suo blog anticipa il programma del "Bing bang", nel prossimo fine settimana. L'appuntamento della Leopolda, a Firenze, inizierà venerdì sera e finirà domenica 30 ottobre alle 13. Inizia Davide Faraone, consigliere regionale siciliano. "Uno dei (tanti) più giovani di me. Uno di quelli tosti - lo presenta Renzi- cresciuto nell'associazionismo, contrario all'inciucio con Lombardo, per capirci".


Il sindaco di Firenze spiega che la discussione partirà da una idea provocatoria: "Non sei alla Leopolda, sei a Palazzo Chigi. Hai cinque minuti, poi ti scoprono. Dicci cosa faresti concretamente. Non ci fare discorsi con
antani e tapioca degni di Amici Miei. Dicci cosa proponi. Ami l'Italia, vuoi cambiarla, sei schifato da quello che sta succedendo. Bene. Dicci che cosa faresti tu. Dicci come vuoi contribuire. Basta con la cultura della delega,
tu ci interessi. Non aspettare che arrivi l'uomo del destino: mettiti in gioco tu. Hai cinque minuti". Tutti gli altri, quelli in streaming e quelli in sala, potranno interagire su Facebook e su Twitter. E suggerire, contestare, proporre, apprezzare ciò che il premier pro tempore propone.


Alla fine dei cinque minuti, suonerà un gong. E dalla consolle sarà forse chiesto all'oratore di rispondere a una o due domande che arrivano dalla platea. Alla Leopolda, dice Renzi, "ci saranno tante storie da raccontare, tante proposte da valutare. Alcuni sono simboli, come Matteo Richetti che ha voluto nella sua regione (l'Emilia-Romagna, l'unica) l'abolizione dei vitalizi per i consiglieri regionali. O come Arturo Parisi che ha imposto il referendum per l'abolizione della legge elettorale (chiamata "Porcellum" da un costituzionalista) nonostante che la direzione del Pd avesse votato a larghissima maggioranza per impedirgli di farlo. Risultato: più di un milione di firme. Se questi sono i risultati, da quelle parti dovrebbero votare più spesso, magari facendo attenzione a come si vota.

 

Ma ci saranno anche imprenditori che ci rendono orgogliosi di essere italiani (come Nerio Alessandri della Technogym o Guido Ghisolfi che con la sua azienda investe ogni anno 50 milioni in ricerca e sviluppo), uomini della TV (Giorgio Gori e Antonio Campo dall'Orto), scrittori (come Alessandro Baricco e Edoardo Nesi), uomini dell'associazionismo e del volontariato (il direttore di Vita Riccardo Bonacina e il capo del CESVI Giangi Milesi), giovani professionisti dello spettacolo (come Pif o Fausto Brizzi), fino a testimoni della lotta alla criminalità (come Stefano Pisani sindaco di Pollica, successore di Angelo Vassallo o Giovanni Impastato il fratello di Peppino) e a sindaci di tutte le età e le provenienze, in un giro d'Italia dei primi cittadini che contempla anche l'ex presidente dell'Anci Sergio Chiamparino e il suo successore Graziano Delrio che partecipa come sindaco di Reggio Emilia".


Il primo cittadino di Firenze immagina "lo spaesamento di chi da giorni si è preparato per etichettare l'appuntamento fiorentino come la creazione di una corrente moderata per le ambizioni personali di qualche giovanotto in carriera. Tranquilli: è molto peggio di come pensavano. Qui infatti le ambizioni sono collettive. Alla Leopolda, per il Big Bang, ci va chi vuole riprendere a fare politica, con il sorriso sulle labbra e senza parlar male degli altri. Non candidiamo qualcuno alle primarie, candidiamo le idee al Governo. Anche perché - conclude Renzi - ci sembra che il Governo attuale sia alla frutta. Anzi all'ammazzacaffé. E il Pd che sogno vuole vincere, perché si è stufato di partecipare".