Firenze, 21 novembre 2011 - ALCUNI — i più fortunati — vivono al caldo nelle nostre case, e trascorrono il tempo beatamente distesi su divani e poltrone, alternando lunghe e ristoratrici dormite a momenti di gioco e di coccole. Altri invece — molti altri — passano la loro esistenza all’aperto, cercando rifugi di fortuna per dormire e per ripararsi da freddo e pioggia. La vita dei gatti fiorentini ha molti aspetti. Fortunatamente per quelli che «non hanno un tetto sopra la testa» esiste una rete di assistenza ormai ben collaudata.
I felini liberi infatti vengono assistiti (cibati, curati e sterilizzati) dal Comune — come prevede il regolamento comunale sulla tutela degli animali approvato nel 1999 — con la collaborazione dell’Azienda Sanitaria e di alcune centinaia di volontari autorizzati.
Il Comune infatti ha una convenzione con l’associazione A.m.a., Amici del mondo animale onlus, che censisce per conto del Comune le colonie feline (gruppi di gatti che vivono in libertà e frequentano abitualmente lo stesso luogo). Attualmente nel territorio comunale esistono (secondo i dati che ci ha fornito l’Ufficio per i diritti degli animali, il cui funzionario responsabile è il dottor Arnaldo Melloni) 442 colonie feline, per un totale di circa 5600 gatti. Non è opportuno dare i riferimenti precisi dei luoghi precisi nei quali si trovano le colonie feline, perché spesso capita che le persone le considerino come delle «discariche» dove si possono lasciare i gatti che non si vogliono più tenere in casa, e perché talvolta possono capitare atti di vandalismo da parte di chi è «intollerante» nei confronti degli animali.
Si può però dire quante colonie esistono in ogni quartiere: quartiere 1: 41; quartiere 2: 97; quartiere 3: 71; quartiere 4: 79; quartiere 5: 154. Considerando che la media di ogni colonia felina è di circa 10 gatti, e che alcune colonie che si trovano in grandi aree verdi sono particolarmente numerose (cinquanta-sessanta gatti ognuna), ecco che si arriva appunto a un numero che si aggira intorno a 5600 gatti. I volontari che si occupano di questi animali — e che si chiamano ‘gattai’ o gattaie’ — sono circa 450: ognuno di loro è in posesso di un tesserino di riconoscimento e ha libero accesso, al fine dell’alimentazione e della cura dei gatti, a qualsiasi area di proprietà pubblica dell’intero territorio comunale. Possono essere istituite — quando c’è la richiesta — anche colonie feline in aree private: in questo caso ovviamente i volontari possono accedere solo con il consenso del proprietario.
LE PERSONE che volessero fare attività di volontariato e diventare gattai autorizzati possono ottenere il tesserino di riconoscimento dopo aver seguito un apposito corso di formazione: chi fosse interessato può rivolgersi al Servizio tutela colonie feline del Comune di Firenze (telefono 055.486669). Questo ufficio, che ha sede in via Mariti 47 rosso, svolge varie attività: ha anche uno sportello aperto al pubblico per il coordinamento degli interventi e il censimento delle colonie e un pronto soccorso 24 ore su 24 per i gatti feriti (per le emergenze il cellulare è 329.9518935).
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