Firenze, 28 novembre 2011 - OGGI le salme dei tre religiosi dei Padri Cappuccini e di Andrea Ferri, 36 anni, volontario laico che li aiutava, scomparsi martedì scorso per il tragico incidente d’auto accaduto in Tanzania, lasciano il Paese africano (luogo della missione) e faranno rientro in patria. Domani, il feretro di Andrea sarà nella chiesa parrocchiale del suo paese d’origine, Cerbaia: alle 21 ci sarà una veglia di preghiera, proprio per dare concretezza - è stato spiegato da persone vicine alla famiglia - ai tantissimi messaggi di cordoglio e affetto arrivati nel corso di questa settimana. E perché il “contatto” tra Andrea e Cerbaia non si consumi così, in un attimo fuggente.

 

E’ poi lo stesso Convento dei Cappuccini di San Casciano a chiedere ai cittadini, che continuano a rivolgersi anche al convento medesimo, di andare alla veglia di Cerbaia. Mercoledì mattina - giorno di Sant’Andrea - alle 10 ci saranno i funerali, con la previsione di afflusso di tante persone. In contemporanea, nella Basilica di Santa Croce a Firenze ci saranno le esequie dei tre religiosi: Luciano Baffigi, 64 anni, originario dell’Isola del Giglio, ministro della Provincia Toscana dei padri Cappuccini, padre Corrado Trivelli, 77 anni, originario di Livorno, segretario provinciale per le missioni, il missionario cappuccino padre Silverio Ghelli, 73 anni di Stia.
 

 

Nei giorni scorsi, il sindaco Massimiliano Pescini aveva avuto belle parole per Andrea: «Persona intelligente, sensibilie, generosa, altruista, un ragazzo pieno di passioni e di talenti. Nel primo forum dei giovani lo ricordo giovanissimo ma già maturo e responsabile, ha lasciato tracce indelebili, che la sua comunità ricorderà». Il Forum dei Giovani di San Casciano, in questo momento non più attivo, ha gestito in passato la sala prove musicali “Forme d’Onda” al Talente. In questa settimana qualcuno ha proposto di intitolare la sala di musica ad Andrea. Intanto verrà dedicato ad Andrea il libro di poesie che una sua zia, Isolana Zuncheddu Ferri, farà uscire in primavera. Si intitola “L’essenza della vita” e proprio martedì mattina la signora era con l’editore Ibiskos Risolo di Empoli per la firma del contratto. «Lo dedicherò ad Andrea perché era un giovane buono e generoso, sempre pronto a dare una mano — spiega Isolana —. Le liriche parlano del mistero della vita, ed anche di quando Dio chiama a sé presto, le morti premature. Ho perso un fratellino che aveva appena due anni, il marito quand’era ancora giovane, ed ora Andrea è andato via». “Lasciate che lo spirito voli libero da regole umane, dove Dio lo aspetta, libero da false culture”: questi pochi versi vergati su un vecchio quaderno, Isolana li ha ritrovati lunedì sera poco prima della tragedia. Faranno parte della raccolta. Così come quei versi, quasi profetici ed ora come scritti su pietra: “Morte prematura / candore d’ali / che volano verso l’infinito”.