Firenze, 5 febbraio 2012 - Un telefono. Umanità, buona volontà. E La Nazione spalancata su quelle pagine che gridavano aiuto. Una cosa è certa: il benefattore che ha salvato dal freddo e dalla disperazione la pensionata Olga Giustini è un lettore del nostro giornale. Giovedì mattina si è soffermato sulla triste storia della donna di 89 anni e si è messo in moto. Ha chiamato la redazione, è stato poi ricontattato al numero che aveva indicato. Un numero, soltanto un numero, probabilmente riferibile a un’utenza del centro di Firenze. Ha risposto una voce femminile, probabilmente una segretaria, ma subito si è sovrapposto lui, il benefattore anonimo. Si è informato della situazione e in pochi secondi ha annunciato una decisione che probabilmente aveva già preso.
 

«BISOGNA risolvere questa situazione. Penserò io a saldare il conto con l’azienda del gas. E bisogna assicurarsi che tra qualche mese non sia di nuovo in difficoltà», anticipa al cronista mentre si appunta l’indirizzo della pensionata alle prese con 3.700 euro di arretrati con Toscana Energia. Ci abbiamo provato, a sapere chi fosse. Ma lui, con la fermezza di chi è abituato a far del bene, ci ha subito respinti e non ci è sembrato giusto insistere. S’intuisce che è una persona facoltosa. «Non importa chi sono, bisogna aiutare questa persona». Si è soltanto fatto scappare di avere pochi anni in meno della Giustini. «Ma li porta benissimo», dice nonna Olga, ancora stupefatta per la sua bontà. L’anziana è l’unica ad essersi intrattenuta con lui. Si era annunciato con una telefonata, poi, nel tardo pomeriggio di giovedì, come le aveva promesso, si è presentato nel piccolo alloggio di via Pistoiese.
 

ACCOMPAGNATO da una signora e da un bambino, con un taxi che l’aspettava sotto, ha chiesto espressamente alla figlia e alle nipoti di restare solo con Olga. Cosa si siano detti, resta un piccolo segreto che la pensionata vuole tenersi tutto per sé. Di certo, però, nemmeno a lei ha rivelato come si chiamasse e da dove fosse arrivato. «Sicuramente dal cielo», suggeriscono le nipoti Debora e Susanna, che, dai loro profili di Facebook, hanno voluto condividere con gli amici la felicità per un gesto così nobile e ringraziare pubblicamente l’anonimo benefattore e tutti gli altri lettori de La Nazione che si sono interessati al problema della Giustini. Olga è rimasta al freddo martedì mattina. Diverse bollette non pagate negli anni si sono trasformate in un provvedimento esecutivo nei suoi confronti. Provvedimento scattato in piena allerta meteo: mentre a Firenze s’aspettavano i primi fiocchi e con la temperatura già intorno allo zero, inflessibili ufficiali giudiziari le hanno piombato il contatore. Senza riscaldamento, acqua calda e gas per cucinare, Olga ha passato tre giorni e tre notti al gelo. Venerdì il felice epilogo: con le bollette arretrate saldate grazie all’inaspettata donazione, la Toscana Energia, sollecitata anche dall’assessore alle politiche sociali Stefania Saccardi, ha subito mandato un addetto a togliere il sigillo.
 

PER EVITARE che l’anziana possa tornare in deficit, Palazzo Vecchio si è attivato per trovarle un appartamento più piccolo, così potrà limitare le spese. Gli uffici comunali stanno inoltre valutando se, con una pensione di poco superiore a 500 euro, le spetti anche un contributo per le bollette.